Stefano, 30 anni, primo padovano
in giro per la città con i Google Glass

Domenica 27 Aprile 2014
Stefano, 30 anni, primo padovano in giro per la città con i Google Glass
24
PADOVA - Se girando per Padova incrociate qualcuno con degli strani occhiali con una sola lente che mentre vi guarda cammina ma intanto parla, va in internet, scatta foto strizzando semplicemente l'occhiolino o girare un video come un agente segreto, legge email o notifiche dei social network, avete un'idea di come potrebbe essere il prossimo futuro descritto da film come Minority Report. Stefano Dindo, 30 anni, amministratore delegato di Zero12, una società con sede a Carmignano che si occupa di sviluppo in ambito business, sta testando da qualche mese i futuristici Google Glass e usa gli occhiali in tutti i momenti vita quotidiana.

Perchè ha deciso di sperimentarli?

«Ho ricevuto un invito dalla casa di Mountain View e ho deciso di comprarli a 1.500 dollari che però poi sono salite a 2.000 tra assicurazione e altre spese di importazione. Credo di essere l'unico collaudatore delle nostre parti ma non mi sento un uomo bionico».

Come funzionano?

«Sono un paio di occhiali che proiettano sul display nell'unica lente tante informazioni utili grazie alla connessione senza cavo ad internet del mio cellulare; la fotocamera è da 5mpx e da una microcassa nella stanghetta arriva anche l'audio per cui posso dialogare in videoconferenza».

Cosa dice la gente quando la vede?

«Di solito se ho problemi alla vista, poi quando sanno cosa indosso sono molto curiosi e vorrebbero provarli anche loro».

Sono scomodi?

«All'inizio si fa fatica, soprattutto per la diversa messa a fuoco del campo visivo, ma tenendoli un pò più alti del normale ci si abitua e non danno problemi».

Li indossa sempre?

«Non quando dormo ovviamente e se mangio con altra gente per rispetto; però li metto mentre corro in bici o guido».

Non ci sono limitazioni al volante?

«Al momento non esistono regole in materia in Italia; posso però confermare che è meno pericoloso guardare la mappa del navigatore direttamente nel visore piuttosto che girarsi verso lo schermo di un gps».

Qualche esempio di utilità pratica di questa realtà aumentata?

«Al supermercato posso controllare subito sul relativo sito le informazioni che mi interessano di un alimento oppure se sono in bici posso sapere il percorso più veloce grazie a Google maps».

Dura molto la batteria?

«Sei ore se li uso di continuo, ma li tengo spenti quando non mi servono».

Quando vedremmo questi dispositivi in circolazione?

«Si parla di fine anno o primi mesi del 2015 grazie all'accordo tra Google e Luxottica che dovrebbe fare un terzo modello esteticamente più gradevole: si tratta di capire quanto costeranno realmente e se saranno un tecnogadget natalizio di massa o di nicchia come il primo Iphone».
Ultimo aggiornamento: 23:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci