MANIAGO - Sequestrati dal Corpo forestale regionale Fvg due allevamenti di cani a Pocenia e Remanzacco (Udine) e un negozio di Maniago (Pordenone). Un'indagine ha accertato che gli animali provenienti dai Paesi dell’Est venivano introdotti in Italia senza la prevista documentazione sanitaria e commerciale e venduti come cani nati nei suddetti allevamenti.
In alcuni casi l’attività investigativa avrebbe permesso di ipotizzare anche altri reati, tra i quali il traffico illecito di animali da compagnia, la truffa, la frode in commercio, il falso documentale, l’abuso della professione veterinaria e il maltrattamento degli animali. In totale ci sarebbero otto persone indagate a vario titolo. Sono stati sequestrati anche sette cani.
In particolare, in uno degli allevamenti sottoposti a sequestro personale non veterinario eseguiva sugli animali operazioni chirurgiche vietate dalla legge quali il taglio delle orecchie e tagli cesarei. I cani sequestrati, sette in tutto, sono stati affidati in custodia a un centro di recupero di San Canzian d'Isonzo (Gorizia).
L'indagine era iniziata nel febbraio 2013, è ora è stato eseguito il provvedimento del Gip del Tribunale di Udine che prevede il sequestro preventivo di beni e immobili dei tre esercizi commerciali e anche degli animali destinati al commercio ritenuti di illecita provenienza.
Ultimo aggiornamento: 21 Gennaio, 10:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA In alcuni casi l’attività investigativa avrebbe permesso di ipotizzare anche altri reati, tra i quali il traffico illecito di animali da compagnia, la truffa, la frode in commercio, il falso documentale, l’abuso della professione veterinaria e il maltrattamento degli animali. In totale ci sarebbero otto persone indagate a vario titolo. Sono stati sequestrati anche sette cani.
In particolare, in uno degli allevamenti sottoposti a sequestro personale non veterinario eseguiva sugli animali operazioni chirurgiche vietate dalla legge quali il taglio delle orecchie e tagli cesarei. I cani sequestrati, sette in tutto, sono stati affidati in custodia a un centro di recupero di San Canzian d'Isonzo (Gorizia).
L'indagine era iniziata nel febbraio 2013, è ora è stato eseguito il provvedimento del Gip del Tribunale di Udine che prevede il sequestro preventivo di beni e immobili dei tre esercizi commerciali e anche degli animali destinati al commercio ritenuti di illecita provenienza.