PORDENONE - La "patria" delle lavatrici e della meccanica, fa i conti dopo sei anni di crisi. E i risultati sono drammatici: bruciati 9 mila posti di lavoro, perso il 30 per cento della produzione, cancellate imprese e difficoltà ad andare avanti per il futuro.
Il quadro è stato dipinto dal presidente del settore Metalmeccanico di Unindustria Pordenone, Gianfranco Bisaro, nel corso dell'incontro in cui è stata illustrata la congiuntura. Resta il fatto che per salvare quello che resta e soprattutto rilanciare il lavoro c'è anche una ricetta: in azienda deve entrare più tecnologia.
I dettagli nell'edizione di Pordenone del Gazzettino in edicola venerdì 28 novembre
Ultimo aggiornamento: 21:51
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il quadro è stato dipinto dal presidente del settore Metalmeccanico di Unindustria Pordenone, Gianfranco Bisaro, nel corso dell'incontro in cui è stata illustrata la congiuntura. Resta il fatto che per salvare quello che resta e soprattutto rilanciare il lavoro c'è anche una ricetta: in azienda deve entrare più tecnologia.
I dettagli nell'edizione di Pordenone del Gazzettino in edicola venerdì 28 novembre