Il litigio con i calabresi al bar:
poi uno si avvicina, lo abbraccia
e gli pianta un coltello nella schiena

Martedì 22 Luglio 2014 di Cristina Antonutti
Il litigio con i calabresi al bar: poi uno si avvicina, lo abbraccia e gli pianta un coltello nella schiena
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FIUME VENETO - Accoltellato alla schiena da un diciassettenne calabrese solo perché ha difeso un amico. Gianluca C., 19 anni, di Fiume Veneto, ha rischiato di morire per un banale battibecco tra ragazzi, scoppiato alle 4 del mattino in piazza del Sole a Lignano Pineta, davanti all’Hollywood Cafè.



Gianluca ricorda il battibecco tra un amico e un gruppo di calabresi seduti ai tavolini di un bar che era chiuso. Spunta un coltello. E il diciannovenne di Fiume Veneto torna indietro per fare da paciere. «Cosa fai? Metti via», dice al ragazzo armato. Ma questi gli va incontro e lo abbraccia. «Pensavo che quell’abbraccio volesse dire che era finita lì», raccontava ieri sera alla madre. «Poi ho sentito del freddo, ho alzato la maglietta...». A quel punto Gianluca si accascia a terra, la t-shirt inzuppata di sangue e i ricordi che cominciano a confondersi. Sa solo di un ragazzo che premeva sulla ferita per fermare il sangue, null’altro. La coltellata è alle spalle, a sinistra, all’altezza del cuore.
Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 06:45 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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