“Bella ciao” vietata il 25 Aprile
Il Pd vuole cacciare il Prefetto

Mercoledì 23 Aprile 2014
PORDENONE - Il prefetto Piefrancesco Galante (in primo piano) durante una cerimonia per il 25 Aprile
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PORDENONE - Niente 'Bella ciao' a Pordenone per celebrare la Festa della Liberazione il 25 aprile. Una decisione, quella del Prefetto della città friulana, Pierfrancesco Galante, che ha spinto il Pd a presentare un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano chiedendo l'allontanamento del rappresentante del Governo dalla città.

«Per il prefetto - spiega il senatore friulano del Pd, Lodovico Sonego - intonare 'Bella ciao' durante la celebrazione dell'anniversario della Liberazione è una questione di ordine pubblico che merita persino una riunione dell'apposito Comitato provinciale con il Questore, il comandante dei Carabinieri e della Guardia di Finanza».

Il prefetto - riferisce Sonego - ritiene che la canzone della Resistenza e dell'antifascismo possa produrre fenomeni eclatanti, turbare la campagna elettorale e ulteriori turpitudini.

E al termine della riunione del Comitato è stato deciso che durante la cerimonia non si potrà intonare l'inno della Resistenza e della Liberazione. Si potrà cantare solo la 'Canzone del Piave'. «Con rammarico esprimo anche la delusione per il profilo e il silenzio dell'amministrazione comunale di Pordenone. E il 25 aprile tutti a cantare Bella Ciao», conclude Sonego.

Ultimo aggiornamento: 20:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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