PORDENONE - Con oggetti colore rosso dovunque, dalle scarpe allineate sui gradini al tappeto che conduceva nel foyer, dai nastri fra i capelli ai foulard, dalle sciarpe alle collane, il Teatro Verdi di Pordenone ha ospitato il flash mob organizzato dagli studenti delle scuole superiori in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne.
All'esterno, i balli dei ragazzi con centinaia di persone; all'interno, le letture organizzate dalle classi: la testimonianza della giovanissima ragazza calabrese morta a 16 anni per mano del fidanzato, i brani dall'Antologia di Spoon River e dal libro di Serena Dandini «Ferite a morte». Toccante la «processione» dei ragazzi che hanno ricordato le donne morte nel 2013 per violenza leggendo i loro nomi uno a uno e il gran finale con i giovani schierati e in mano un cartello che componeva una frase contro la violenza.
Le letture sono state realizzate davanti alla sedia vuota che rimarrà nel foyer della platea per tutta la stagione per ricordare le donne che non potranno essere a teatro perché un compagno, un marito, un fidanzato ha deciso di togliere loro la vita. Il Verdi ha aderito alla campagna nazionale «posto occupato» rivolta a cittadini, istituzioni, associazioni, enti, che possono manifestare il loro sostegno anche con una semplice firma collegandosi al sito postoccupato.org.
Ultimo aggiornamento: 20:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA All'esterno, i balli dei ragazzi con centinaia di persone; all'interno, le letture organizzate dalle classi: la testimonianza della giovanissima ragazza calabrese morta a 16 anni per mano del fidanzato, i brani dall'Antologia di Spoon River e dal libro di Serena Dandini «Ferite a morte». Toccante la «processione» dei ragazzi che hanno ricordato le donne morte nel 2013 per violenza leggendo i loro nomi uno a uno e il gran finale con i giovani schierati e in mano un cartello che componeva una frase contro la violenza.
Le letture sono state realizzate davanti alla sedia vuota che rimarrà nel foyer della platea per tutta la stagione per ricordare le donne che non potranno essere a teatro perché un compagno, un marito, un fidanzato ha deciso di togliere loro la vita. Il Verdi ha aderito alla campagna nazionale «posto occupato» rivolta a cittadini, istituzioni, associazioni, enti, che possono manifestare il loro sostegno anche con una semplice firma collegandosi al sito postoccupato.org.
