PORDENONE - È stato denunciato per truffa il titolare della palestra Aerobica fitness di Roveredo in Piano. Il comandante della stazione dei carabinieri di Fontanafredda, Gaetano Romano, ha depositato una denuncia in Procura contro Pantaleo Scaringi, 46 anni, residente a Pordenone, trasferitosi a Mestre la scorsa estate, al momento irreperibile.
A rivolgersi all’Arma sono stati 63 dei 380 soci della palestra. La scorsa estate, approfittando di un’offerta di 342 euro, avevano rinnovato l’abbonamento annuale. Era un’occasione imperdibile: frequenza giornaliera, 12 lampade, massaggi e sauna. Scaringi avrebbe incassato circa 18mila euro, poi è sparito. La palestra è stata chiusa senza preavviso il 30 giugno. Un cartello affisso all’ingresso aveva annunciato la riapertura a settembre. Una promessa che non è stata mantenuta.
I soci - sono di Roveredo, ma anche di Pordenone, Budoia, Polcenigo, Fontanafredda e Porcia - non hanno mai potuto utilizzare l’abbonamento. Stesso destino per i soci che avevano la vecchia tessera pagata 568 euro e ancora valida. Ai carabinieri si erano rivolti anche i nove dipendenti, rimasti senza stipendio da maggio. Erano stati convocati da Scaringi il 29 giugno. Il titolare li aveva informati che avrebbe chiuso l’attività e che li avrebbe pagati subito dopo. Nessuno è più riuscito a mettersi in contatto. La vicenda era stata portata all’attenzione del sostituto procuratore Monica Carraturo: prima di intervenire si era deciso di aspettare settembre, mese in cui Scaringi aveva annunciato la riapertura della palestra. Il tempo è scaduto e, dopo la raccolta delle 63 denunce, sul caso verrà aperto un fascicolo d’indagine.
Ultimo aggiornamento: 15:20
© RIPRODUZIONE RISERVATA A rivolgersi all’Arma sono stati 63 dei 380 soci della palestra. La scorsa estate, approfittando di un’offerta di 342 euro, avevano rinnovato l’abbonamento annuale. Era un’occasione imperdibile: frequenza giornaliera, 12 lampade, massaggi e sauna. Scaringi avrebbe incassato circa 18mila euro, poi è sparito. La palestra è stata chiusa senza preavviso il 30 giugno. Un cartello affisso all’ingresso aveva annunciato la riapertura a settembre. Una promessa che non è stata mantenuta.
I soci - sono di Roveredo, ma anche di Pordenone, Budoia, Polcenigo, Fontanafredda e Porcia - non hanno mai potuto utilizzare l’abbonamento. Stesso destino per i soci che avevano la vecchia tessera pagata 568 euro e ancora valida. Ai carabinieri si erano rivolti anche i nove dipendenti, rimasti senza stipendio da maggio. Erano stati convocati da Scaringi il 29 giugno. Il titolare li aveva informati che avrebbe chiuso l’attività e che li avrebbe pagati subito dopo. Nessuno è più riuscito a mettersi in contatto. La vicenda era stata portata all’attenzione del sostituto procuratore Monica Carraturo: prima di intervenire si era deciso di aspettare settembre, mese in cui Scaringi aveva annunciato la riapertura della palestra. Il tempo è scaduto e, dopo la raccolta delle 63 denunce, sul caso verrà aperto un fascicolo d’indagine.
