PORDENONE - Uccisa da un tumore, il mesotelioma, che non lascia scampo. Lutto nella comunit di Budoia per la scomparsa di Maria Luisa Martinotti, 64 anni.
È morta il 31 ottobre all'ospedale di Pordenone, dove era ricoverata da una settimana. Ha lasciato il marito Silvano Viera, il figlio Simone, la nuora e il nipotino. Da oltre un anno combatteva contro il mesotelioma pleurico, tumore legato all’esposizione all’amianto. La sua fine restebbe un mistero, perché non aveva mai lavorato a contatto con l’amianto. Ma le tracce portano a Casale Monferrato, dove era nata e dove dagli anni Sessanta è in corso una strage per la presenza in passato di una fabbrica di Eternit. Lo racconta il marito, titolare dell'Alfa elettronica di Cordenons: «Mia moglie era impiegata Zanussi e poi alla Seleco, mai in reparto, solo in ufficio. Ha lavorato anche nell'azienda di famiglia, sempre in ufficio. Non riesco a capacitarmi. So solo che ora lei non c'è più e il dolore è grande».
Tutti i dettagli nel Gazzettino di Pordenone o nell'edizione digitale cliccando qui.
Ultimo aggiornamento: 12 Novembre, 06:28
È morta il 31 ottobre all'ospedale di Pordenone, dove era ricoverata da una settimana. Ha lasciato il marito Silvano Viera, il figlio Simone, la nuora e il nipotino. Da oltre un anno combatteva contro il mesotelioma pleurico, tumore legato all’esposizione all’amianto. La sua fine restebbe un mistero, perché non aveva mai lavorato a contatto con l’amianto. Ma le tracce portano a Casale Monferrato, dove era nata e dove dagli anni Sessanta è in corso una strage per la presenza in passato di una fabbrica di Eternit. Lo racconta il marito, titolare dell'Alfa elettronica di Cordenons: «Mia moglie era impiegata Zanussi e poi alla Seleco, mai in reparto, solo in ufficio. Ha lavorato anche nell'azienda di famiglia, sempre in ufficio. Non riesco a capacitarmi. So solo che ora lei non c'è più e il dolore è grande».
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