Berlusconi: «Sono addolorato
e certo della sua correttezza»

Martedì 22 Luglio 2014
Berlusconi: «Sono addolorato e certo della sua correttezza»
7
Non mancano le reazioni della politica all'arresto dell'ex governatore del Veneto, Giancarlo Galan, coinvolto nell'inchiesta delle tangenti legate al Mose.



SILVIO BERLUSCONI (Fi)



«Sono profondamente addolorato - scrive in una nota Silvio Berlusconi - per il voto parlamentare che ha dato il via libera all'arresto di Galan. Trovo particolarmente ingiusto che, non accettando il rinvio del voto proposto da Forza Italia, sia stato impedito a Galan di essere presente in Aula per potersi difendere dalle accuse che gli sono state rivolte. Sono vicino a Giancarlo, della cui correttezza dopo trent'anni di collaborazione e amicizia sono assolutamente certo, in questo momento così drammatico e difficile».
Lo scrive in una nota silvio Berlusconi.






IL PD VENETO



«L'era dei Dogi è finita. Qui si chiude un'epoca che per venti anni ha bloccato il mercato e la concorrenza nel Veneto. Ora è necessario voltare velocemente pagina, perché quel sistema è del tutto inadeguato ad affrontare il futuro».

Il segretario regionale del Pd veneto, Roger De Menech, commenta così l'autorizzazione all'arresto dell'ex presidente del Veneto, approvata pochi minuti fa dalla Camera.

«Ogni cittadino è uguale davanti alla legge. Anche per Giancarlo Galan - prosegue De Menech - La decisione dell'aula è conforme alla legge, poiché non sussistono ipotesi di persecuzione nei confronti di Galan».

Al di là della vicenda giudiziaria, afferma però De Menech, «oggi si chiude una stagione politica e amministrativa. Per 20 anni il Veneto è rimasto bloccato da un ristrettissimo direttorio composto da politica e grandi imprese. Un connubio che ha coltivato pochi interessi particolari, trascurando il tessuto economico e sociale fondamentale della nostra regione: la piccola e media impresa, gli artigiani e i professionisti. Sebbene il mio giudizio su questo ventennio sia negativo, oggi mi preme sottolineare quanto quel modus operandi sia inadeguato ad affrontare il presente e il futuro della nostra regione».





FABRIZIO CICCHITTO (Ncd)



«Ho votato in modo convinto il no all'arresto dell'on. Galan perché sono contrario per principio a questa forma efferata di sentenze anticipate, per di più messa in atto nell'assenza dell'interessato. Con Galan dentro Forza Italia e nel Pdl c'è stata una permanente diversità di vedute, ma questo è tutto un altro paio di maniche e riguarda la dialettica politica». Lo dice l'esponente del Ncd Fabrizio Cicchitto.





IL MATTINALE (Fi)



«Giancarlo Galan è ricoverato in ospedale e non era presente in Aula oggi mentre si decideva se procedere o no al suo arresto. Il capogruppo Renato Brunetta aveva chiesto invano, in ogni sede, fosse accolta la richiesta contenuta nella lettera di ieri di Galan alla presidente della Camera Boldrini. Galan in quel momento non era 'libero', ma incatenato al letto da una malattia che lo rende intrasportabile. Dunque che fretta c'era nel decidere?
».



È quanto si legge su 'Il Mattinale'. Per la nota politica redatta dallo staff del gruppo Forza Italia della Camera dei deputati oggi a Montecitorio si è consumata una «barbarie».
«Il Gip - ricorda il foglio azzurro - ha deciso di non prendere in esame la richiesta di domiciliare, volendo attendere la decisione della Camera. Dunque di fatto includendo il voto della Camera nel meccanismo giuridico, che sempre, in ogni caso, prevede il diritto dell'interessato a essere presente dinanzi a chi sta per prendere decisioni sulla sua libertà. Lo prevede la Carta europea dei diritti dell'uomo, che ha una valenza super-costituzionale, che impone all'articolo 6 il diritto alla difesa personale in ogni ambito».





LORENA MILANATO (FI)



«Lo svilimento delle istituzioni parlamentari ha ormai raggiunto livelli insostenibili».

Lo dice Lorena Milanato, deputata di Forza Italia, in relazione al voto sull'arresto di Giancarlo Galan. «La superficialità e l'indifferenza con cui si è liquidato l'uomo Galan, il politico Galan e il parlamentare Galan - prosegue - fanno veramente paura. Alla fine ha prevalso un trattamento non di privilegio, come non deve essere, ma di penalizzazione per il solo fatto di essere Galan un politico. Non sono state messe sotto i piedi solo la dignità umana e la presunzione di innocenza, ma anche la Costituzione».






ANDREA MARCUCCI (Pd - Pres. comm. cultura)



«Sono umanamente colpito dall'autorizzazione all'arresto del collega Giancarlo Galan, concessa dalla Camera. Spero che il mio omologo a Montecitorio riesca a dimostrare in tempi celeri la sua innocenza nel processo». Lo afferma il senatore Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura di Palazzo Madama.





FABIO RAMPELLI (Fratelli d'Italia)



«Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale ha votato a favore dell'arresto del deputato Giancarlo Galan non riscontrando il fumus persecutionis».

È quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d'Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli.

«Riteniamo che non vi debba essere differenza di trattamento tra lui e gli altri imputati dell'inchiesta, pur avendo espresso il nostro voto con sofferenza. Siamo sicuri che Galan saprà dimostrare la sua innocenza. Avremmo preferito che gli fosse data la possibilità di essere ascoltato in aula e per questo avevamo chiesto che venisse individuata la pausa estiva come termine invalicabile per portare in aula l'autorizzazione all'arresto. Non sarebbe cambiato nulla. Purtroppo la morbosità della sinistra sulle vicende giudiziarie e la rincorsa al giustizialismo fine a se stesso ha impedito che si facesse questa scelta di buon senso», conclude.





DEBORAH BERGAMINI (FI)



«Non esiste un tribunale, in democrazia, che condanna senza riconoscere il diritto della persona coinvolta a difendersi in prima persona. Oggi il Parlamento è stato il primo a sperimentare questa pratica, e la politica ha dato pessima prova di sé». Lo dichiara, in una nota, la responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.





GIANFRANCO ROTONDI (FI)



Dopo questo inchino della "Costa Parlamento" al potere dei Pm, annunzio la mia conversione: aboliamo del tutto questo moncherino di immunità che espone solo i deputati malcapitati a pubblicità ed umiliazioni. Mai più spettacoli come quello di oggi». Così, in una nota, Gianfranco Rotondi di FI dopo il 'si' della Camera all'arresto di Galan.





GLI AVVOCATI FRANCHINI E GHEDINI



«Oggi si è scritta una pagina buia alla Camera dei Deputati che costituisce un precedente assai preoccupante». Lo sottolineano in una nota gli avvocati Antonio Franchini e Niccolò Ghedini, difensori di Giancarlo Galan, precisando che «si è, infatti, votata l'autorizzazione a procedere in assenza dell'on. Galan che avrebbe voluto essere presente per difendersi. Gli si è negato anche questo diritto minimo». Nello stesso tempo i legali rilevano che Galan «è stato dimesso nel primo pomeriggio dall'ospedale di Este. Permane l'obbligo di assoluta immobilità con "valva gessata e arto in scarico" come risulta dalla lettera di dimissioni».





CINQUE SENATORI DI FORZA ITALIA



«Oggi all'onorevole Giancarlo Galan è stato impedito il diritto di difendersi nell'aula della Camera. Una decisione grave questa presa da forze politiche che non hanno accettato il rinvio del voto proposto da Forza Italia. Forza Italia, al contrario, ha nel proprio dna il garantismo che applica nei confronti di chiunque al di là delle appartenenze politiche». È quanto affermano in una nota congiunta i senatori di Forza Italia Maria Elisabetta Alberti Casellati, Cinzia Bonfrisco, Marco Marin, Giovanni Piccoli e Pierantonio Zanettin.
Ultimo aggiornamento: 19:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci