Ore 20.20, arrestato Giancarlo Galan
Alla Camera 395 sì e 138 no

Martedì 22 Luglio 2014
GAlan esce dall'ospedale (foto SkyTg24)
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La Camera ha votato sì all'arresto di Galan e poco prima delle 20.30 gli è stata notificata l'ordinanza di carcerazione. L'aula aveva approvato la richiesta della magistratura veneziana nell'ambito dell'inchiesta Mose con 395 voti favorevoli e 138 contrari.

Forza Italia aveva chiesto e ottenuto il voto segreto. Due deputati si sono astenuti.

Il provvedimento è stato eseguito dalla polizia penitenziaria. Galan, secondo quanto si apprende, sarà portato a Milano, nel carcere di Opera, dove è operativa una struttura infermieristica adeguata alle cure di cui necessita. Davanti alla casa di Galan, a Cinto Euganeo, sono giunti anche i carabinieri e un'autoambulanza.

Hanno votato compatti per l'arresto Pd, Lega Nord e Movimento 5 Stelle.

Contro la richiesta di arresto, invece, le posizioni di Forza Italia, Ncd, Psi e Maie.

LA FOTOSTORIA DELL'ULTIMO DOGE

GLI AVVOCATI DI GALAN

Gli avvocati di Giancarlo Galan, appena conclusa la votazione alla Camera sulla richiesta di arresto del parlamentare di Fi, presenteranno una richiesta di arresti domiciliari. Lo ha annunciato l'avvocato Antonio Franchini, che assieme al collega Niccolò Ghedini, assiste Galan. «Eseguita l'ordinanza custodia cautelare, una volta concluso il voto - ha detto Franchini, poco prima del pronunciamento della Camera -, noi depositeremo via fax al gip una istanza, appena finita la votazione, con tutte la documentazione medica chiedendo i domiciliari di cui è comunque già in possesso il gip e procura e il pm darà il parere e si deciderà cosa succede. Può succedere che vada in un centro clinico carcerario a Parma, Opera o Bologna, può darsi che resti qui o che vada in carcere in infermeria. Non credo in una cella».

Ma cosa farà Galan? «Ormai tra un'ora lo arrestano - ha risposto Franchini -, volontariamente non può fare più nulla. Verrà piantonato, stiamo a vedere. Comunque è reattivo, battagliero e ha detto che ci batteremo nelle sedi opportune» Il legale ha ricordato che l'ex governatore veneto non ha nella sua stanza la televisione e non ha seguito il voto, «non ha ipad, probabilmente arriverà un messaggio del mio codifensore: il voto sappiamo già come va perché non votano secondo coscienza ma secondo appartenenza politica mi pare evidente».

LA REAZIONE DI FORZA ITALIA

«Il voto appena compiuto dalla Camera sull'arresto di Giancarlo Galan è un'altra pagina triste. Vale per Galan e vale per ogni altro cittadino, noto o no, deputato o no: il combinato disposto tra l'uso eccessivo della custodia cautelare e il dilagare del processo mediatico produce un vero e proprio azzeramento del diritto alla difesa, riducendolo a un vuoto simulacro, a una forma svuotata di qualunque sostanza». Lo afferma in una nota Daniele Capezzone, Forza Italia, presidente della Commissione Finanze della Camera. «Intanto, tra carcere preventivo e massacro mediatico, il cittadino viene messo nel tritacarne con effetti incancellabili sulla sua immagine. Poi, anni dopo, l'esito finale del processo poco potrà cambiare su questo fondamentale piano - aggiunge -. E che questo avvenga in una Camera divisa tra l'indifferenza di alcuni e i risolini di altri dà la malinconica misura del livello della discussione pubblica in Italia».

IL PARTITO DEMOCRATICO

«Ci sentiamo anche noi paladini del garantismo - ha detto Anna Russomondo del Pd nella sua dichiarazione di voto - ma le battaglie per l'applicazione delle garanzie dei cittadini non si fanno nelle Giunte. Noi le facciamo nelle sedi opportune. Nessun cedimento, nessuna resa né rinuncia. Esercitiamo la prerogativa stando al merito e senza pregiudizi», conclude Russomando sottolineando che «il valore tutelato è l'autonomia del Parlamento».

La votazione segreta sull'arresto di Galan

L'ULTIMA CARTA PRIMA DEL VOTO

Antonio Leone di Ncd aveva chiesto nell'Aula della Camera una inversione dell'ordine del giorno per far passare subito l'Assemblea a esaminare il decreto legge Carceri, dopo che l'assemblea aveva deciso di votare comunque oggi sull'arresto. Ignazio La Russa di Fdi aveva chiesto addirittura un rinvio alla prossima settimana della votazione sull'arresto di Giancarlo Galan. Ma la presidente della Camera Laura Boldrini ha respinto la richiesta del presidente della Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio. «Abbiamo già affrontato il tema ed una decisione è stata già presa», ha detto.

Ieri, infatti, era arrivata la domanda dei suoi legali di rinviare ulteriormente la votazione, ma il silenzio gelido di Laura Boldrini non era sembrato un buon auspicio: detto fatto, dopo lo slittamento temporaneo della scorsa settimana, ieri alle 18.30 la presidente ha chiuso la seduta numero 268 della Camera dei Deputati. «Comunico l’ordine del giorno della seduta di domani (oggi ndr.). Alle ore 11 esame della relazione della Giunta per le autorizzazioni sulla domanda ad eseguire la misura della custodia in carcere nei confronti dell’on. Galan...».

Questa mattina Forza Italia ha chiesto di rinviare il voto: il capogruppo di Fi ha presentato oggi nella Conferenza dei capigruppo la richiesta di farlo slittare. A favore si erano espressi, oltre a Fi, i rappresentanti di Ncd, Sc e Pi; contro, invece, Sel e M5S. Il capogruppo Pd, Roberto Speranza ha sottolineato che «la richiesta non lascia insensibili ma una decisione va presa in condivisione».

Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 10:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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