Il segnale c’è ed è di segno positivo. Sul filo di lana, in un momento in cui la crisi si fa ancora sentire, il reddito medio pro capite in Veneto nel 2014 è stato di 19.945 euro su una media nazionale pari a 17.875. L’aumento rispetto all’anno precedente dello 0,6 per cento. É Padova la provincia che maggiormente cresce, l’1 per cento, distaccata di poco da Venezia (0,8), Rovigo e Belluno (0,7), Verona (0,6), Treviso (0,4) e fanalino di coda Vicenza (0,3), provincia quest’ultima che in passato aveva registrato migliori risultati. Un buon risultato, anche se non pari a quello di altre aree del Nord come Piemonte, Lombardia o Emilia Romagna che sono cresciute con un po’ più di velocità.
L’Osservatorio sui consumi di Findomestic Banca, presentato ieri a Padova, segnala comunque per il Veneto una crescita del 3,2% nella spesa per bene durevoli rispetto al 2013. Un trend che si misura attraverso i beni più diffusi, come le auto nuove, ad esempio, la cui vendita è salita in un anno del 4,9 per cento, 4,2 quella delle vetture usate. Buona anche la performance degli elettrodomestici, in salita dell’1,8 per cento e dei mobili, una crescita del 2,5. Unica nota stonata l’elettronica che in Veneto non decolla, vendite in flessione del 4,7 per cento.
Anche il Friuli Venezia Giulia nel 2014 ha ottenuto un risultato positivo: ha registrato la minore flessione in Italia grazie al contributo delle auto usate, elettrodomestici e della tecnologia.
Sono Udine e Gorizia a guidare la ripresa dei consumi, con incrementi della spesa rispettivamente del 4,5 e del 3,8% su base annua. A Trieste e Pordenone, invece, l'incremento registrato (rispettivamente +2,3 e +1,6% è più basso rispetto alla media nazionale (+2,4%). In termini di spesa media familiare destinata a beni durevoli il primo posto invece spetta al Trentino Alto Adige con 2.578 euro.
Ma cosa hanno comperato i veneti? Hanno speso, ad esempio 1 miliardo e 397 milioni per acquistare auto usate, un po’ meno seguito il mercato del nuovo 1 miliardo e 310 milioni. Positivo anche il settore delle moto con 91 milioni di acquisti. Bene anche un comparto, quello dei mobili, che da qualche anno viene considerato in forte crisi: i veneti hanno speso 1 miliardo e 267 milioni, il 2,5 per cento in più dell’anno precedenti. E timido segnale di ripresa anche per gli elettrodomestici, sia quelli grandi sia quelli piccoli.
Se il passato è confortante, fanno ben sperare anche le previsioni d’acquisto per i prossimi tre mesi. Aumentano ancora, attestandosi al 25,6%, le persone interessate a comperare beni di elettronica di consumo. Interessante anche la propensione a spendere per i grandi elettrodomestici. Rimangono invece stabili, anche se superiori rispetto all’anno passato, le previsioni di acquisto di piccoli elettrodomestici. In crescita le previsioni di acquisto per telefonia, computer, fotocamere e tablet. Buone intenzioni anche per le auto nuove, cresce anche se poco il numero dei consumatori che si dicono disposti a cambiare la vettura. L’anno insomma pare cominciare bene e le prospettive per un risveglio dell’economia ci sono tutte, anche se ancora un po’ troppo timide.
Ultimo aggiornamento: 28 Gennaio, 07:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’Osservatorio sui consumi di Findomestic Banca, presentato ieri a Padova, segnala comunque per il Veneto una crescita del 3,2% nella spesa per bene durevoli rispetto al 2013. Un trend che si misura attraverso i beni più diffusi, come le auto nuove, ad esempio, la cui vendita è salita in un anno del 4,9 per cento, 4,2 quella delle vetture usate. Buona anche la performance degli elettrodomestici, in salita dell’1,8 per cento e dei mobili, una crescita del 2,5. Unica nota stonata l’elettronica che in Veneto non decolla, vendite in flessione del 4,7 per cento.
Anche il Friuli Venezia Giulia nel 2014 ha ottenuto un risultato positivo: ha registrato la minore flessione in Italia grazie al contributo delle auto usate, elettrodomestici e della tecnologia.
Sono Udine e Gorizia a guidare la ripresa dei consumi, con incrementi della spesa rispettivamente del 4,5 e del 3,8% su base annua. A Trieste e Pordenone, invece, l'incremento registrato (rispettivamente +2,3 e +1,6% è più basso rispetto alla media nazionale (+2,4%). In termini di spesa media familiare destinata a beni durevoli il primo posto invece spetta al Trentino Alto Adige con 2.578 euro.
Ma cosa hanno comperato i veneti? Hanno speso, ad esempio 1 miliardo e 397 milioni per acquistare auto usate, un po’ meno seguito il mercato del nuovo 1 miliardo e 310 milioni. Positivo anche il settore delle moto con 91 milioni di acquisti. Bene anche un comparto, quello dei mobili, che da qualche anno viene considerato in forte crisi: i veneti hanno speso 1 miliardo e 267 milioni, il 2,5 per cento in più dell’anno precedenti. E timido segnale di ripresa anche per gli elettrodomestici, sia quelli grandi sia quelli piccoli.
Se il passato è confortante, fanno ben sperare anche le previsioni d’acquisto per i prossimi tre mesi. Aumentano ancora, attestandosi al 25,6%, le persone interessate a comperare beni di elettronica di consumo. Interessante anche la propensione a spendere per i grandi elettrodomestici. Rimangono invece stabili, anche se superiori rispetto all’anno passato, le previsioni di acquisto di piccoli elettrodomestici. In crescita le previsioni di acquisto per telefonia, computer, fotocamere e tablet. Buone intenzioni anche per le auto nuove, cresce anche se poco il numero dei consumatori che si dicono disposti a cambiare la vettura. L’anno insomma pare cominciare bene e le prospettive per un risveglio dell’economia ci sono tutte, anche se ancora un po’ troppo timide.
