La moglie di Galan: «Vivo nell'incubo
le accuse dei pm sono falsissime»

Domenica 27 Luglio 2014
Giancarlo Galan e Sandra Persegato il giorno delle nozze
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CINTO EUGANEO - «Da settimane vivo in un incubo.

Il sì all'arresto dalla Camera ce lo aspettavamo, mi hanno spiegato il valore politico di questo voto. Io però ho sperato fino all'ultimo che i colleghi di mio marito avessero letto le carte, approfondito le accuse e la sua puntuale difesa. Probabilmente così non è stato, altrimenti il voto avrebbe avuto un esito diverso. Oppure, le ragioni di partito sono più importanti della verità».

Così Sandra Persegato, moglie di Giancarlo Galan, in un'intervista al Giornale. Le accuse dei Pm «sono falsissime. Sono state ricostruite vicende societarie del tutto trasparenti come strani incastri che io stessa fatico a capire», dice Persegato.

«La verità è molto più semplice. Baita oggi fa lo stesso mestiere che faceva prima, mestiere che l'ha portato a compiere reati per i quali ha patteggiato una pena minima. Mazzacurati, dopo aver anch'egli ammesso di aver commesso reati, si trova dall'altra parte dell'oceano in una splendida villa che è stata costruita con i soldi del Consorzio Venezia nuova. Ma è normale prendere per vero tutto quello che dichiarano due delinquenti?».

Sulla ex segretaria di Galan, «dal 2000 al 2005 Claudia ha cercato di essermi amica in ogni modo. Le conveniva ovviamente. Ho ricevuto anche numerosi regali che destavano il mio più assoluto stupore soprattutto per il valore economico. Lo facevo notare a Giancarlo, lui mi diceva che il marito era molto facoltoso», racconta Persegato.

«Poi durante la campagna elettorale sono successi fatti inequivocabili e mi è stato chiaro che non poteva assolutamente più lavorare con lui. Alla festa che organizzammo per la vittoria fu mandata via in pessimo modo tra urla e accuse precise».

Ultimo aggiornamento: 28 Luglio, 13:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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