Dimessa dall'ospedale di Adria,
ex insegnante muore dopo tre mesi

Sabato 4 Gennaio 2014 di Lorenzo Zoli
Maria Assunta Faccin
CAVARZERE - Un esposto alla procura della Repubblica di Rovigo per fare chiarezza su una morte che secondo i familiari di Maria Assunta Faccin, 78 anni, residente a Cavarzere (Venezia) ed ex insegnante delle scuole medie, presenta punti al momento non limpidi.



Il documento è stato ricevuto ieri dal procuratore della Repubblica Sabrina Duò, che ha deciso un’autopsia che sarà eseguita la prossima settimana.



La vicenda ruota attorno a un duplice accesso della donna all'ospedale di Adria, il primo a settembre, il secondo a dicembre. La vicenda appare molto delicata e la cautela è d'obbligo. Nessun indagato al momento, con il fascicolo che risulta aperto unicamente per atti relativi. Tutto comincia, secondo la ricostruzione dei fatti portata all'attenzione della magistratura, lo scorso settembre, quando la 78enne è vittima di una caduta per la quale viene trasportata al pronto soccorso dell'ospedale di Adria. Dal quale viene dimessa senza che, almeno stando all'esposto, vengano ravvisate particolari problematiche. Sta di fatto che il dolore persiste, sino a quando nella seconda metà di dicembre, verso il 20, si rende necessario un nuovo trasporto all'ospedale della città etrusca. Questa volta viene disposto il ricovero, ma le condizioni della paziente subiscono un rapido peggioramento, sino a rendere necessaria la degenza nel reparto di Rianimazione.



L’epilogo arriva nell'ultimo giorno dell'anno, quando la 78enne si spegne. Da parte dei familiari, oltre a un profondo dolore, c'è la volontà di capire esattamente cosa sia accaduto e per quale motivo la donna sia morta. Una delle ipotesi è che al momento della prima caduta possa avere riportato una frattura al bacino. D'altro canto non c'è l'intenzione di puntare a prescindere il dito contro qualcuno o di volere addossare per forza di cose responsabilità. Piuttosto una richiesta di fare il possibile per ricostruire tutta la vicenda nei dettagli.



Da parte sua la procura della Repubblica si è subito attivata. Oltre che disponendo una autopsia, che sarà svolta in forma garantita, così che i familiari possano partecipare con un proprio consulente, anche delegando i carabinieri all'acquisizione della cartella clinica e della documentazione sanitaria. L'esposto è stato curato dall’avvocato Anna Berto.
Ultimo aggiornamento: 5 Gennaio, 11:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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