VENEZIA - «Quanto sta accadendo a Vicenza è il segno del pericolo tangibile dell'epidemia di Ebola, anche se le autorità italiane avevano minimizzato. La quarantena nella base americana fa il paio con la chiusura delle frontiere in Australia. Credo che un paese civile di fronte a un esodo biblico di immigrati ha il dovere e l'obbligo di alzare le barriere».
Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando dell'allarme per i militari Usa in isolamento a Vicenza, ma inserendo il problema Ebola nel tema più generale dell'arrivo di immigrati in Italia. «I cittadini veneti hanno strutture sanitarie assolutamente all'altezza - ha aggiunto - ma per togliere ogni dubbio bisogna chiudere le frontiere».
Per quanto riguarda il territorio della regione, Zaia ha sottolineato che tutto è sotto controllo. «I veneti - ha spiegato - possono stare tranquilli, da tempo abbiamo strutturato un'unità di crisi con ambulanze e stanze dedicate. È evidente che per noi è stato di massima allerta, ma i cittadini veneti hanno strutture sanitarie assolutamente all'altezza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, parlando dell'allarme per i militari Usa in isolamento a Vicenza, ma inserendo il problema Ebola nel tema più generale dell'arrivo di immigrati in Italia. «I cittadini veneti hanno strutture sanitarie assolutamente all'altezza - ha aggiunto - ma per togliere ogni dubbio bisogna chiudere le frontiere».
Per quanto riguarda il territorio della regione, Zaia ha sottolineato che tutto è sotto controllo. «I veneti - ha spiegato - possono stare tranquilli, da tempo abbiamo strutturato un'unità di crisi con ambulanze e stanze dedicate. È evidente che per noi è stato di massima allerta, ma i cittadini veneti hanno strutture sanitarie assolutamente all'altezza.
Tuttavia per togliere ogni dubbio bisogna chiudere le frontiere».