VENEZIA - Martedì notte sono giunti in Veneto altri 200 migranti, "spalmati" nelle varie province: 50 dirottati a Venezia. Nel territorio lagunare si è riusciti a "piazzarli", non senza qualche difficoltà, a Bibione. Tamponata l'emergenza, il problema rimane per i prossimi rifugiati. Al di là delle parole degli albergatori, il viceprefetto (e dirigente dell'area Immigrazione) Antonino Gulletta, ha precisato che «nessuna nuova struttura ricettiva si è fatta avanti e i Comuni non ne vogliono sapere».
Il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia batte i pugni sul tavolo: «Il Ministero dell'Interno continua a mandare gli stranieri perché è stata sottoscritta un'intesa. La quota degli arrivi, per il Veneto, è fissata a 3700 persone e ora ne stiamo accogliendo 1900, quindi siamo tra le regioni che ne hanno accolti meno». L'intesa è quella sottoscritta lo scorso luglio tra Governo, Regioni, Comuni e Province. «Perché i signori che oggi si lamentano non l'hanno fatto prima dell'intesa? Perché protestano adesso?».
Ultimo aggiornamento: 08:03
Il prefetto di Venezia Domenico Cuttaia batte i pugni sul tavolo: «Il Ministero dell'Interno continua a mandare gli stranieri perché è stata sottoscritta un'intesa. La quota degli arrivi, per il Veneto, è fissata a 3700 persone e ora ne stiamo accogliendo 1900, quindi siamo tra le regioni che ne hanno accolti meno». L'intesa è quella sottoscritta lo scorso luglio tra Governo, Regioni, Comuni e Province. «Perché i signori che oggi si lamentano non l'hanno fatto prima dell'intesa? Perché protestano adesso?».