VENEZIA - «Il soggetto politico che si muoverà dopo la vittoria dei sì al referendum per l'indipendenza si chiamerà Veneto Sì, che si trasforma da comitato per il Sì all'indipendenza, ad organizzazione politica che difenderà i risultati ottenuti con la proclamazione di indipendenza». Lo annuncia il promotore della consultazione On line "Plebiscito.eu", Gianluca Busato.
Anche Beppe Grillo nel suo blog ha parlato del referendum veneto: «In Italia l'idea di decentralizzare i poteri dello Stato centrale prima del prossimo naufragio economico e istituzionale e di mantenere allo Stato poteri fondamentali è una soluzione per bloccare le spinte centrifughe in atto. Non è secessione, come non lo è negli Stati federali come gli Stati Uniti e la Svizzera. La Padania non è mai esistita, ma la Repubblica di Venezia è durata mille anni».
Grillo si sofferma sulla situazione in Ucraina, perché da lì, secondo il leader stellato, arrivano delle lezioni. «Mentre in Veneto si stanno facendo le prove generali per la secessione sotto gli occhi stupiti di giornalisti post datati e di storici da strapazzo - scrive sul blog - dall'Ucraina arrivano due lezioni: il colpo di Stato 'democratico' e l'autodeterminazione dei popoli 'antidemocratica'. La parola democrazia è diventata la foglia di fico degli analisti cicero pro domo sua. La usano come in cucina si usa il prezzemolo, un po' qua, un po' là, male non fa». In particolare, il referendum in Crimea «è stato bollato dalle democrazie occidentali come illegittimo. Ora, se passasse il principio che attraverso un referendum un popolo possa decidere di non far parte di una Nazione ed eventualmente ricongiungersi a un'altra, per l'Europa costruita sul concetto ottocentesco di Nazione dopo il crollo degli Imperi, sarebbe una catastrofe. C'è la fila per l'autodeterminazione, dalla Catalogna, alla Scozia, ai Paesi Baschi, alla Bretagna, al Veneto, a Trieste».