Marta, la polesana che trasforma
le banane in opere d'arte

Domenica 9 Febbraio 2014 di Marco Scarazzatti
Marta Grossi e una sua creazione
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ROVIGO - Marta Grossi ha 31 anni ed è di Rovigo. Ha frequentato la Scuola Internazionale di Grafica di Venezia. Segni particolari: una fossetta sulla guancia destra, allergica alla polvere.

Tra i suoi passatempi, ama esplorare, andare in bicicletta, leggere riviste al contrario, ascoltare musica, la moda, il design, leggere libri e riviste, la fotografia, i blog, i social network, i flash-mob.

Vive a Honk Kong (regione amministrativa della Cina), dove lavora come art director e artista per la Chung Nam Building di Wanchai (area metropolitana situata sulla riva settentrionale di Hong Kong Island).

Negli ultimi 10 anni ha sviluppato la sua carriera tra l'Europa e l'Asia, lavorando per importanti brand e agenzie internazionali e spaziando tra design, advertising, branding e illustrazione. Allo stesso tempo è cresciuta come artista, mixando stili e tecniche che fondono illustrazioni e disegni a mano con arte digitale.

Marta è la creatice di Banana Graffiti, un progetto artistico dove la buccia della banana è usata come la tela sulla quale disegnare e si trasforma in una piccola opera d'arte contemporanea. Visionaria, originale e curiosa, si diverte a raccontare storie incredibili.

«Vivo a Hong Kong da quasi 4 anni. Ho lasciato l'Italia spinta dall'esigenza di crescere nella carriera e fare esperienze in una città che offre più opportunità a noi giovani, specialmente nel settore creativo, oramai super inflazionato a Milano, dove lavoravo prima. Ho ricominciato praticamente da zero e sono felice della mia scelta. Il concept di Banana Graffiti è fondato su un supporto naturale e perciò deperibile. È un'arte effimera, un esperimento per testimoniare che si può creare ed essere ispirati anche da un semplice frutto. Uno spazio temporaneo per un amore temporaneo».

Ultimo aggiornamento: 10 Febbraio, 14:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA