Il Rinascimento al museo dei Grandi
Fiumi: ecco il piatto di Avelli

Giovedì 10 Aprile 2014 di Luca Gigli
Il piatto di Xanto Avelli pezzo forte dell'ala rinascimentale

ROVIGO - Sabato 12 alle 10, verr inaugurata la nuova ala del Museo dei Grandi fiumi di Rovigo, dedicata al Rinascimento. Sezione che completa un percorso che parte dall'età del Bronzo per passare a quella del Ferro e poi a quella Romana, per giungere al Medioevo. Ora apre al pubblico la parte che completa il cammino raccontando l'entrata nel mondo nuovo, quello del Rinascimento, appunto.

Star delle sale è il piatto di Francesco Xanto Avelli, ceramista rodigino tra i più importanti del 1500, che dipinse l'opera dedicata al mito di Ero e Leandro. E' stato posto al centro di una delle sale insieme ad altri reperti rinascimentali raccolti al museo in cinquant'anni di ricerche, scavi e ritrovamenti.

L'ambientazione, curata dall'architetto Sofia Nicoli e dal consulente Raffaele Peretto, mira proprio a raccontare il mondo nuovo che nacque dal Medioevo, con la vita quotidiana che diventa luogo dell'arte, non più solo nelle chiese, ma nelle abitazioni e queste stesse sono esempi di arte. Nascono, infatti, le ville dei nobili veneziani e i grandi palazzi cittadini, viene modificato l'ambiente con le bonifiche e la deviazione del corso del Po, il territorio polesano si antropizza e si espande. Il mondo nuovo, appunto.

Una storia narrata dai reperti, dalle riproduzioni di carte antiche, da video proiettati nei monitor inseriti nel contesto dell'allestimento, per raccontare come nascevano le opere di allora e come cambiava il territorio.

Tutti i dettagli sul Gazzettino di Rovigo in edicola l'11 aprile

Ultimo aggiornamento: 11 Aprile, 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA