VITTORIO VENETO - Devastata dalle punture d’api scopre solo dopo qualche settimana che il nido è in casa. È stato un medico che abita nelle vicinanze, a cui A.F. 81 anni, pensionata residente ad Anzano di Cappella Maggiore, si era rivolta con le labbra tumefatte, dopo l’ennesima puntura al viso, a voler rendersi conto di cosa stesse succedendo in quella casa e a richiedere subito la disinfestazione.
«C'erano diverse api in cucina e nel vano scale che conduce al piano superiore che la signora non frequentava visto che vive da sola al pianoterra - racconta infatti il dottor Valerio Petterle, urologo all'ospedale di Conegliano - in bagno, sopra la bonagrazia delle tende, ho notato che una colonia (centinaia di insetti) aveva costruito un favo di oltre quattro chilogrammi e lungo una quarantina di centimetri».
© RIPRODUZIONE RISERVATA «C'erano diverse api in cucina e nel vano scale che conduce al piano superiore che la signora non frequentava visto che vive da sola al pianoterra - racconta infatti il dottor Valerio Petterle, urologo all'ospedale di Conegliano - in bagno, sopra la bonagrazia delle tende, ho notato che una colonia (centinaia di insetti) aveva costruito un favo di oltre quattro chilogrammi e lungo una quarantina di centimetri».