MONTEBELLUNA - Venticinquemila capi abbattuti, quattro allevamenti, tre a Trevignano e uno a Montebelluna, in ginocchio. Il mondo degli allevatori del montebellunese, dove è concentrata il 25% della produzione nazionale di carne di coniglio, è nel panico. Responsabile di quella che potrebbe diventare, in un momento di crisi economica diffusa, una vera calamità è la malattia emorragica virale (Mev) del coniglio, nuova variante francese.
I quattro allevamenti coinvolti, situati a tre chilometri l'uno dall'altro, sono stati costretti all'abbattimento di tutti i capi per contenere il contagio. E per tutti gli altri il problema più urgente è il vaccino.
Ultimo aggiornamento: 13 Aprile, 15:21
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