Legittimi gli abbonamenti
dell'Udinese acquistati dal Cafc

Sabato 1 Novembre 2014 di Maurizio Bait
Tifosi dell'Udinese allo stadio Friuli in una foto d'archivio
TRIESTE - Quegli abbonamenti all’Udinese erano legittimi. Difatti non esiste responsabilità erariale per gli amministratori di società che non presentino i requisiti di soggetto che opera "in house" per conto delle Pubbliche amministrazioni. E nel caso di specie il Cafc (Consorzio acquedotto Friuli Centrale) all’epoca dei fatti non poteva essere considerato "in house".

Per queste ragioni la Corte di Cassazione a Sezioni unite (con sentenza che perciò rappresenta un preciso riferimento giurisprudenziale) ha annullato la duplice condanna nei confronti dell’ex presidente del Cafc Alessandro Colautti (ora capogruppo del Nuovo Centrodestra in Regione) e dell’ex direttore Angelo Minighin stabilita a suo tempo dalla Corte dei conti sia in primo grado a Trieste che in appello a Roma. Una vittoria giudiziaria ascrivibile al ricorso presentato dall’avvocato udinese Luca Ponti, che ha conseguito la condivisione della sua tesi nientemeno che dalle Sezioni unite della Suprema Corte.





Ultimo aggiornamento: 09:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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