GRADO - Quattrocento metri quadrati di spiaggia sui 1650 totali sono stati messi in sicurezza, nella località balneare di Grado, nella provincia friulana di Gorizia, a seguito di un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Gorizia che vuole fare chiarezza sulla composizione della sabbia con cui è stata ripasciuta questa parte di spiaggia.
Gli esami sono stati affidati agli uffici dell’Arpa: dai lori esiti, che non si potranno conoscere prima di 3-4 settimane, emergerà la presenza, o meno, tra i granelli, di metalli pesanti, tra cui il mercurio. La porzione di spiaggia, affidata in gestione alla Git di Grado, che si dichiara parte lesa e che ha subito attivato tutte le procedure di contenimento, è molto vasta e arriva a ospitare poco meno di 700 ombrelloni in piena stagione. Il ripascimento è stato eseguito con un riporto di sabbia proveniente dal mare, non dalla laguna.
Tutti i dettagli sul Gazzettino del Friuli di sabato 17 maggio.
Ultimo aggiornamento: 14:48
© RIPRODUZIONE RISERVATA Gli esami sono stati affidati agli uffici dell’Arpa: dai lori esiti, che non si potranno conoscere prima di 3-4 settimane, emergerà la presenza, o meno, tra i granelli, di metalli pesanti, tra cui il mercurio. La porzione di spiaggia, affidata in gestione alla Git di Grado, che si dichiara parte lesa e che ha subito attivato tutte le procedure di contenimento, è molto vasta e arriva a ospitare poco meno di 700 ombrelloni in piena stagione. Il ripascimento è stato eseguito con un riporto di sabbia proveniente dal mare, non dalla laguna.
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