Bloccati nel caos: un turista si sente male
sull'autobus e resta a terra per 45 minuti

Martedì 12 Giugno 2012 di Roberta Brunetti
Paralisi a San Giuliano ieri (PhotoJournalist)
VENEZIA - Tutti prigionieri sul ponte della Libert, anche per un’ora e pi. E c’ pure chi si sentito male: per il caldo soffocante dell’autobus, un turista americano svenuto. «È rimasto tre quarti d’ora steso per terra, con una volontaria della Croce Rossa che tentava di rianimarlo, mentre noi passeggeri ci siamo stretti come sardine per fargli posto - racconta Bruna Poletto, volontaria dell’Ail, che ieri mattina doveva andare a una manifestazione alle Zattere e ci è arrivata con un’ora di ritardo, stremata - È stato un vero calvario».



Calvario comune a tanti pendolari, prime vittime di questo avvio disastroso del cantiere del tram sul ponte. Per tutta la mattinata di ieri, a Piazzale Roma, gli autobus sono arrivati a singhiozzo. Stravolte le facce di scendeva dopo questa traversata a passo di lumaca, che nel momento peggiore, tra le 8 e le 10, ha superato anche l’ora. «Oggi ho avvisato del ritardo – racconta Luisa Scarpa, che abita a Malcontenta e lavora in centro storico - ma da domani mi toccherà partire almeno mezz’ora prima, alle 6.30 invece che alle 7. Tutto questo per un tram di cui non si vede l’utilità: sono soldi spesi per nulla. Potevano evitare questi lavori e rimettere le corse Actv eliminate».



Preoccupazione comune anche a Monica e Elena, commesse in una pasticceria del centro storico: «Dovremo muoverci un’ora prima da casa. Già così perdiamo due ore di viaggio, ora diventeranno quattro. È una follia!».



Lisa Bonazza lavora a Murano, abita a Campalto e ha tre figlie da portare e riprendere da scuola, asilo e nido: «Oggi ho perso tre ore di lavoro e per tutta la settimana il problema sarà quasi sicuramente lo stesso. Perché non hanno allestito cantieri così impegnativi di notte? Perché dobbiamo pagare noi lo scotto di queste scelte?». «Questa mattina ho impiegato un’ora esatta del mio tempo in coda, in un autobus affollatissimo, per raggiungere Venezia - racconta Marina Bertagia -. Sarebbe bastata una convenzione con le Ferrovie per utilizzare l’abbonamento Actv per la tratta Mestre-Venezia-Mestre, invece che pubblicare un irriverente messaggio sul sito del Comune dove ci consigliavano di prendere il treno, a nostre speso ovviamente! Ho un abbonamento annuale Actv e non intendo spendere ancora per una situazione che devo subire».



Tante storie, tanta rabbia. Racconta Consuelo Zorzi, commessa nel panificio di campo San Barnaba: «Sono passata sul ponte alle 6, quando il traffico ancora scorreva, ma mio moroso, che è partito alle 7.45, ha impiegato due ore per arrivare. È assurdo: fanno di tutto per renderci la vita impossibile. Il Comune ora suggerisce di prendere il treno: che si vergognino, non tutte le zone sono collegate, quanti mezzi pubblici dobbiamo cambiare per andare a lavorare la mattina? E a che ora dobbiamo alzarci? In un momento di crisi come questo i soldi del tram li potevano usare meglio, per mantenere tutti i servizi, senza tagli». Anche i taxisti di Piazzale Roma sono arrabbiati, raccontano di aver impiegato oltre un’ora per accompagnare la gente all’aereoporto: «Un disastro. Il momento peggiore è stato attorno alle 9, con il traffico intasato fino a Campalto». Persino le volanti della polizia sono rimaste "intrappolate". Dovevano arrivare entro l’una a Santa Chiara per il cambio turno. Non ce l’hanno fatta. (ha collaborato Daniela Ghio)
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:23 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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