MESTRE - Un addetto di Auchan faceva sparire dispositivi elettronici; una minore di origine kosovara si rifaceva il guardaroba in vari negozi d’abbigliamento del Valecenter.
Sono i due casi più eclatanti fra le 10 denunce di furto formalizzate dai Carabinieri di Mestre nelle ultime ore. I militari stanno proseguendo la campagna di contrasto alla microcriminalità nelle aree industriali-commerciali, in particolare attorno all’Auchan di via don Tosatto, al Valecenter di Marcon, alla Nave de Vero di Marghera e altri grandi magazzini. Negli ultimi giorni, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, hanno intensificato le verifiche e deferito 10 persone.
Spicca la vicenda del dipendente infedele dell’Auchan, che approfittava della propria posizione per sottrarre apparecchi elettronici, superare indenne i controlli e nasconderli nell’armadietto. E proprio nello stipo e poi in casa gli inquirenti hanno ritrovato i dispositivi trafugati e lo hanno denunciato. Per lui licenziamento in tronco.
Tutti i dettagli sul Gazzettino di Venezia-Mestre di domenica 1 febbraio
Ultimo aggiornamento: 1 Febbraio, 17:40
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sono i due casi più eclatanti fra le 10 denunce di furto formalizzate dai Carabinieri di Mestre nelle ultime ore. I militari stanno proseguendo la campagna di contrasto alla microcriminalità nelle aree industriali-commerciali, in particolare attorno all’Auchan di via don Tosatto, al Valecenter di Marcon, alla Nave de Vero di Marghera e altri grandi magazzini. Negli ultimi giorni, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni, hanno intensificato le verifiche e deferito 10 persone.
Spicca la vicenda del dipendente infedele dell’Auchan, che approfittava della propria posizione per sottrarre apparecchi elettronici, superare indenne i controlli e nasconderli nell’armadietto. E proprio nello stipo e poi in casa gli inquirenti hanno ritrovato i dispositivi trafugati e lo hanno denunciato. Per lui licenziamento in tronco.
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