Lo zio di Davide: «Nonno Danillo non
aveva mai dato segni di sofferenza»

Lunedì 13 Ottobre 2014 di Lorenzo Zoli
Nonno Danillo
LENDINARA - «I genitori erano a un convegno, incentrato proprio sulla malattia di Davide, la sindrome di Angelman. Oggi (ieri per chi legge, ndr) lo seguivamo io e il nonno Danillo, mio suocero». Alberto Cappellini, di professione ispettore capo, comandante della polizia stradale di Badia Polesine, è stato tra i primi ad accorrere sulla ciclabile di via San Lazzaro Alto, ieri pomeriggio. Ha dovuto assolvere il più ingrato dei compiti, in queste devastanti evenienze: il riconoscimento dei corpi tratti poco prima dalle acque. Danillo, 73 anni, e il piccolo Davide, 5. «Ci eravamo messi alla loro ricerca poco prima - racconta Cappellini - perché c’era il passeggino di Davide abbandonato non distante dal canale, vicino a dove abitiamo».



Già in quel momento, insomma, qualche timore c’era. Quando ai carabinieri è arrivata la segnalazione di un patito del jogging che, qualche centinaio di metri più avanti, aveva visto due corpi galleggiare sulle acque dell'Adigetto, è stato purtroppo immediato - e profondamente triste - intuire cosa potesse essere accaduto. A quel punto ovviamente anche Cappellini è andato sul posto e non ha potuto che confermare che, purtroppo, erano proprio loro. Ha poi parlato a lungo con i carabinieri quando è necessario ricostruire quanto accaduto.



Certezze in questo senso non ce ne sono. C’è tuttavia il sospetto che le due morti possano essere frutto di un gesto estremo messo in atto dal nonno. Saranno le indagini, eventualmente, a confermarlo. «Di certo - conclude Cappellini - non aveva mai lasciato trasparire nulla in questo senso».



Era molto conosciuto, stimato e benvoluto Danillo Giacometti, 73 anni, attivo all’interno della comunità lendinarese così come la moglie Franca Paparella. La coppia ha due figli. Matteo Giacometti, papà di Davide e di un’altra bambina di 7 anni, è sposato e vive a Spinea con la famiglia.



Dopo la laurea in Scienze informatiche conseguita a Ca’ Foscari ha iniziato a lavorare alla Luxottica, in cui si occupa di analisi di mercato.



L’altra figlia della coppia, Patrizia Giacometti, vive a Lendinara ed è sposata con Alberto Cappellini, comandante della sezione di Badia Polesine della Polizia stradale a cui è toccato fare la tragica scoperta dei due corpi.



Ultimo aggiornamento: 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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