VENEZIA - Una turista straniera di 68 anni morta ieri, per cause naturali, vicino a Piazza San Marco. L’episodio si verificato verso le 14 nel sottoportego dei Dai. La donna, una turista inglese in vacanza in città, stava passeggiando con il marito ed una figlia. Ad un certo punto, una volta imboccato il sottoportego diretta verso la piazza, la donna ha accusato un forte malore e si è accasciata a terra, tra una gelateria e il Quadri.
Immediatamente è stato dato l’allarme, le persone che si trovavano in zona hanno cercato di aiutare la famiglia e sul posto è stato chiamato il Suem. Il medico in servizio, però, una volta giunto sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso della pensionata inglese. Ovviamente il movimento in quella zona della Piazza ha richiamato l’attenzione di decine e decine di persone, incuriosite dalla presenza degli agenti della Polizia municipale e dei carabinieri.
A questo punto i vigili urbani della sezione di San Marco hanno transennato la zona, compresi diversi tavoli dei locali, ed hanno raccolto la testimonianza del marito della donna. Si è così appreso che la signora da tempo soffriva di problemi cardiaci e che anche in passato aveva avuto improvvisi malori. La Polizia municipale, quindi, ritiene che il decesso sia dovuto ad un improvviso infarto anche se va detto che ieri la temperatura era molto elevata.
Tra le persone che passavano da quelle parti durante l’intervento della Polizia municipale c’è stato anche chi ha segnalato la lunghezza della rimozione del cadavere, rimasto coperto con un telo bianco per diverso tempo. «È inqualificabile - dice l’avvocato Francesco Mario D’Elia - che una persona che muore in piazza San Marco rimanga tre ore sui masegni sotto il solleone».
In serata la Polizia municipale, però, ha spiegato che anche in questo caso sono state seguite le disposizioni previste dalla normativa che prevedono, in sostanza, una serie di adempimenti burocratici collegati alla segnalazione dell’episodio alla magistratura. (G.P.B.)
Ultimo aggiornamento: 18 Luglio, 18:09
© RIPRODUZIONE RISERVATA Immediatamente è stato dato l’allarme, le persone che si trovavano in zona hanno cercato di aiutare la famiglia e sul posto è stato chiamato il Suem. Il medico in servizio, però, una volta giunto sul posto non ha potuto far altro che constatare il decesso della pensionata inglese. Ovviamente il movimento in quella zona della Piazza ha richiamato l’attenzione di decine e decine di persone, incuriosite dalla presenza degli agenti della Polizia municipale e dei carabinieri.
A questo punto i vigili urbani della sezione di San Marco hanno transennato la zona, compresi diversi tavoli dei locali, ed hanno raccolto la testimonianza del marito della donna. Si è così appreso che la signora da tempo soffriva di problemi cardiaci e che anche in passato aveva avuto improvvisi malori. La Polizia municipale, quindi, ritiene che il decesso sia dovuto ad un improvviso infarto anche se va detto che ieri la temperatura era molto elevata.
Tra le persone che passavano da quelle parti durante l’intervento della Polizia municipale c’è stato anche chi ha segnalato la lunghezza della rimozione del cadavere, rimasto coperto con un telo bianco per diverso tempo. «È inqualificabile - dice l’avvocato Francesco Mario D’Elia - che una persona che muore in piazza San Marco rimanga tre ore sui masegni sotto il solleone».
In serata la Polizia municipale, però, ha spiegato che anche in questo caso sono state seguite le disposizioni previste dalla normativa che prevedono, in sostanza, una serie di adempimenti burocratici collegati alla segnalazione dell’episodio alla magistratura. (G.P.B.)
