MESTRE - Una lite scaturita da una morbosa gelosia che rischia di sfociare nel dramma, quando lui tenta deliberatamente di investire lei. Il primo a soccorrerla è stato un finanziere fuori servizio che non credeva alla scena cui stava assistendo. In tangenziale, nei pressi dell’uscita della Miranese.
L’altra sera poco dopo la mezzanotte. Un uomo e una donna visibilmente alterati che stanno litigando, lei appena scesa dall’auto, lato passeggero. Lui che la raggiunge e comincia a malmenarla in maniera violenta, completamente fuori controllo. Insulti, strattoni, spintoni.
Lei che cerca di sottrarsi alla furia dell’altro che a un certo punto sembra desistere, forse temendo che le urla disperate della donna possano attirare l’attenzione di qualcuno. Ma è solo una tregua apparente perché l’uomo, che nel frattempo si è rimesso al volante, ingrana la retro ma non per allontanarsi, bensì per riuscire a sterzare e puntare contro la donna, ancora scossa da quanto accaduto.
Sì proprio così, la vuole travolgere. È solo un miracolo se il fallisce il folle gesto, perché la donna riesce a scansarsi, finendo a terra. A quel punto il mancato investitore preme sull’acceleratore e fugge ad alta velocità, abbandonando la tangenziale. È alla guida di una Fiat Punto Abarth.
Il militare non perde tempo, chiama il 113 raccontando l’episodio e descrivendo macchina e guidatore, e presta assistenza alla vittima dell’assurda aggressione. L
’accompagna all’ospedale per essere visitata e medicata: per fortuna ha solo delle contusioni. E una mestrina e ha 42 anni. Agli agenti delle Volanti dichiara di conoscere il suo aggressore: è il suo fidanzato, coetaneo, mestrino con precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. La sua rabbiosa reazione sarebbe da ricondurre, per ammissione della stessa compagna, alla sua incontrollabile gelosia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA L’altra sera poco dopo la mezzanotte. Un uomo e una donna visibilmente alterati che stanno litigando, lei appena scesa dall’auto, lato passeggero. Lui che la raggiunge e comincia a malmenarla in maniera violenta, completamente fuori controllo. Insulti, strattoni, spintoni.
Lei che cerca di sottrarsi alla furia dell’altro che a un certo punto sembra desistere, forse temendo che le urla disperate della donna possano attirare l’attenzione di qualcuno. Ma è solo una tregua apparente perché l’uomo, che nel frattempo si è rimesso al volante, ingrana la retro ma non per allontanarsi, bensì per riuscire a sterzare e puntare contro la donna, ancora scossa da quanto accaduto.
Sì proprio così, la vuole travolgere. È solo un miracolo se il fallisce il folle gesto, perché la donna riesce a scansarsi, finendo a terra. A quel punto il mancato investitore preme sull’acceleratore e fugge ad alta velocità, abbandonando la tangenziale. È alla guida di una Fiat Punto Abarth.
Il militare non perde tempo, chiama il 113 raccontando l’episodio e descrivendo macchina e guidatore, e presta assistenza alla vittima dell’assurda aggressione. L
’accompagna all’ospedale per essere visitata e medicata: per fortuna ha solo delle contusioni. E una mestrina e ha 42 anni. Agli agenti delle Volanti dichiara di conoscere il suo aggressore: è il suo fidanzato, coetaneo, mestrino con precedenti per reati contro la persona e contro il patrimonio. La sua rabbiosa reazione sarebbe da ricondurre, per ammissione della stessa compagna, alla sua incontrollabile gelosia.