Multe di 100 euro a chi compra
dagli abusivi a Venezia

Giovedì 4 Settembre 2014 di Michele Fullin
Multe di 100 euro a chi compra dagli abusivi a Venezia
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VENEZIA - Non più multe per milioni ai venditori, dalle quali in una decina d’anni non si è incassato il becco di un quattrino. Ora a Venezia sarà lotta dura all’abusivismo commerciale e al degrado che negli ultimi mesi ha caratterizzato il comportamento dei suoi ospiti e anche di qualche residente. Stamattina il commissario straordinario del Comune, il prefetto Vittorio Zappalorto, porterà per l’approvazione con i poteri del Consiglio comunale una serie di misure che daranno più poteri alle forze dell’ordine. Tra i provvedimenti più attesi spicca la modifica del Regolamento di polizia municipale che consentirà di multare i clienti. La sostanza di queste nuove norme sarà esplicitata solo questa mattina, ma si può già anticipare che non si tratterà di grandi cifre, ma di sanzioni da riscuotere in brevissimo tempo di 50 o 100 euro, nei confronti di chi acquisterà merce di qualsiasi tipo dalle centinaia di venditori abusivi che "occupano" la città.

Accanto ai venditori senegalesi di borse e accessori di pelletteria molto più numerosi e organizzati sono i venditori del Bangladesh che vendono palline che si spiaccicano, dardi luminosi e i famigerati mini puntatori laser, dei quali recentemente è stata ribadita la pericolosità per la salute. Per tutta questa merce, ma anche occhiali, cinture, rose, ombrelli, ci sarà il divieto di acquisto, pena la multa.

Si tratta del giro di vite tanto atteso dalla città a causa del dilagare del fenomeno, contro il quale la legge ha le armi spuntate. Finora, infatti, si potevano colpire seriamente solo i venditori di merce contraffatta invocando il reato di ricettazione. Essendo questa molto difficile da dimostrare, i casi di effettiva applicazione e successiva condanna sono stati limitatissimi. A questo proposito, la Guardia di finanza ha messo in piedi una task force anticontraffazione, intensificando il numero delle pattuglie nei punti strategici di Venezia sia in uniforme che in borghese, per confondersi con i turisti. Le Fiamme Gialle, con questa attività stanno portando avanti anche una lotta a livello più alto, cercando di risalire ai canali di distribuzione e di produzione della merce, che oltrettutto è venduta in nero, con perdita di gettito fiscale.

Questo è l’ultimo tassello di una campagna cominciata con l’estate, frutto della collaborazione con l’Università e la Camera di commercio, destinata all’informazione preventiva dei visitatori. Sagome di corpi disegnate a terra con il gesso simili a quelle che si vedono sulle scene del crimine sono posizionate nei punti di maggiore afflusso, mentre la scritta "Fake kills your style" (Il falso uccide il tuo stile) mette in guardia dall’acquisto incauto. Il messaggio, probabilmente, era troppo sofisticato per essere universalmente compreso: i turisti scambiavano questi cartelloni orizzontali per un gioco, fotografandosi a terra nella stessa posizione del "cadavere" segnato col gessetto.
Ultimo aggiornamento: 22:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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