Va a scuola pieno di lividi: «È stata
la mamma: avevo insultato nonna»

Mercoledì 9 Aprile 2014 di Marco Corazza
Va a scuola pieno di lividi: «È stata la mamma: avevo insultato nonna»
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PORTOGRUARO (VENEZIA) - È arrivato a scuola con un occhio nero e la schiena dolorante tanto da non riuscire a star seduto al suo banco. Ad accorgersi di quanto stava accadendo un genitore di una compagna di classe che ha fatto intervenire gli insegnanti prima che iniziasse la lezione. Quel bimbo di 11 anni ha poi raccontato che a ridurlo in quelle condizioni sarebbe stata la mamma. La dirigenza scolastica ha quindi attivato la procedura del caso con l'intervento dei carabinieri e dei sanitari del 118 arrivati con l'ambulanza.



È accaduto sabato in una scuola media del Portogruarese. Il bambino è stato portato al pronto soccorso, mentre i suoi compagni di scuola lo rincuoravano dal giardino. Quando gli è stato chiesto cosa gli fosse successo ha risposto che a ridurlo così era stata la mamma. «Ho detto una parolaccia alla nonna - ha riferito il bimbo agli inquirenti - poi sono stato picchiato».



Secondo il racconto il bambino venerdì, verso le 16, era a casa con la nonna che avrebbe apostrofato con un pesante insulto. A quel punto la madre avrebbe reagito picchiando il figlio, tanto da procurargli un occhio nero e delle lesioni al fondo schiena. Ferite importanti per i sanitari, tanto che il bambino non riusciva nemmeno a sedersi a scuola.



Il bambino vive assieme alla madre, che è separata, e alla nonna, mentre il padre abita e lavora fuori regione. Il ragazzino presenterebbe qualche difficoltà di relazione sia in casa sia a scuola forse a causa di un malessere interiore. Così quando il ragazzino ha insultato la nonna, la mamma ha visto rosso e sempre secondo il racconto del minore lo avrebbe aggredito violentemente fino a causargli lividi profondi. Ora sul caso indagano i carabinieri. Intanto il padre del bambino appena saputo quanto era successo è corso in ospedale per sincerarsi delle condizioni del figlio.
Ultimo aggiornamento: 19:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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