VENEZIA - Un messaggio di Papa Francesco, un'omelia in cui il patriarca Francesco Moraglia ha ricordato i difficili anni del terrorismo a Marghera, una basilica di San Marco affollata e blindata con i turisti tenuti alla larga, la presenza del sindaco Giorgio Orsoni, del prefetto Domenico Cuttaia, della presidente della commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, della presidente della Provincia Francesca Zaccariotto e di una delegazione della Regione guidata dal presidente del Consiglio Clodovaldo Ruffato.
Sono alcuni dei momenti del funerale del patriarca emerito Marco Cé, morto lunedì scorso a 88 anni. La cerimonia nella basilica di San Marco (dove la bara è custodita dalle tre suore che hanno servito il cardinale scomparso) era visibile anche in piazza, dove c'erano i fedeli che non hanno potuto entrare e che assistono al rito da due maxischermi.
Nel corso della cerimonia sono stati letti i messaggi del cardinale Loris Capovilla (ex segretario di Papa Giovanni), del cardinale Angelo Scola (arcivescovo di Milano), e del cardinale Bagnasco che a nome della Cei ha espresso il proprio cordoglio. Il sindaco Orsoni, nel suo intervento, ha sottolineato come Marco Cé sia stato "un Patriarca fortemente amato, che da subito si è posto con semplicità ai veneziani". La cerimonia si è chiusa con il rito di commiato e il canto "Ave Maris Stella", che lo stesso Patriarca Cé aveva chiesto per il suo funerale.
In piazza, all'uscita della Basilica, le forze dell'ordine si sono schierate per sgomberare lo spazio e accogliere l'uscita del feretro. Un lungo applauso ha accolto il corteo funebre che si è poi diretto in cripta per la tumulazione. Alcuni negozi dell'area marciana hanno abbassato le serrande in segno di lutto e il Comune ha proclamato il lutto cittadino, con le bandiere della Piazza a mezz'asta
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