Venezia di notte è vietata, tra turisti
e pendolari sul treno della vergogna

Domenica 18 Maggio 2014 di Giorgio Scura
Il treno Intercity notte delle 00.08
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VENEZIA - «Tutto questo è folle: non si può lasciare Venezia con mezzi pubblici dopo le 22, è davvero vergognoso». Daniel Sindel, turista svizzero, ha ragione. Non può essere Italia questa. Non è possibile che si stia parlando di una delle città dal più alto valore turistico al mondo. Per i veneti è risaputo quanto doloroso, ma per i turisti che scoprono che l'ultimo treno per lasciare Venezia, in direzione Padova, è un regionale alle 22.05 è uno choc.

L'ultimissima possibilità per non dover passare la notte in stazione, è un Intercity alle 00.08, due carrozze per passeggeri, le altre cuccette e vagoni letto (il treno arriva a Roma) che ogni sera - come racconta Mario che lo prende per lavoro da 24 anni - regala scene tra il grottesco e il tragico. «Questo - racconta - è un treno a prenotazione obbligatoria, con due sole carrozze, i posti si esauriscono in fretta, ma i viaggiatori sono costretti a prenderlo lo stesso se non vogliono passare oltre 5 ore sui binari.

Così salgono ugualmente, e lo farei anche io, chi con un biglietto regionale qualsiasi, chi senza alcun tagliando».

Ieri notte la situazione non era diversa: almeno un centinaio di persone assiepate nei corridoi, senza regolare biglietto perché le macchinette automatiche non ne erogavano più (dando alternativamente un messaggio di errore e uno di treno esaurito).

«Una volta - racconta Lucia, anche lei memoria storica di questo convoglio per motivi di lavoro - un capotreno si è rifiutato di far partire il treno, troppo affollato e quasi tutti, loro malgrado, senza biglietto regolare. Ci fu un gran trambusto, intervenne la polfer e i grandi capi locali di Trenitalia, poi il treno partì lo stesso».

A fare le spese di questa folle carenza di mezzi per uscire da Venezia la sera (mancano anche autobus e corriere), il personale, che spesso espone giustificazioni inaccettabili ("altri treni notturni sarebbero malfrequentati e pericolosi", "sono convogli che non guadagnano", "bisogna prenotare con largo anticipo il posto" e altre corbellerie simili), e i viaggiatori. Turisti in particolare.

Quattro di loro, ieri sera, credendo di star visitando un paese normale, hanno fatto presente la situazione al capotreno: «Ci è stato detto di salire - raccontano due coppie di spagnoli - , ma poi arrivati a Padova voleva farci pagare 50 euro di multa a testa, il controllore allora ci ha fatto un prezzo "da amico" così abbiamo pagato solo una multa in 4».

Questo è il 2014 e questa è Venezia, la città turistica per eccellenza, la capitale della "città metropolitana". Auguri.

Ultimo aggiornamento: 19 Maggio, 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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