Vinyls al capolinea: arrivate le prime
lettere di licenziamento collettivo

Giovedì 17 Aprile 2014
Gli operai di Marghera avevano messo in atto proteste eclatanti
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MARGHERA - È il capolinea per la Vinyls di Marghera: agli operai e i quadri dell'ex azienda chimica di Cmv (attualmente in cassa integrazione) sono arrivate in questi giorni le prime lettere della procedura di licenziamento collettivo, che comunicano - con i tre mesi di anticipo - la fine del rapporto di lavoro dal 7 luglio 2014, quando terminerà anche l'esercizio provvisorio.



Le lettere spedite dal curatore fallimentare sarebbero al momento una quarantina, su un totale di 113 dipendenti. Secondo fonti della Filctem Cgil di Venezia stessa sorte dovrebbe toccare anche ai lavoratori dello stabilimento Vinyls di Porto Torres. Nelle lettere il curatore motiva i licenziamenti con «l'assenza di prospettive atte a ricollocare il personale», nonché «l'assoluta mancanza di manifestazioni di interesse di terzi» all'assorbimento del personale di Vinyls Italia spa.



Ciò nonostante l'accordo siglato nei mesi scorsi tra Comune di Venezia, Confindustria e l'Oleificio Medio Piave, che prevede sui 30 ettari di terreno dell'ex Vinyls acquisiti da Syndial, una volta bonificati, un nuovo impianto per la produzione di olii vegetali, nel quale doveva essere riassorbiti gli operai di Vinyls.
La crisi della Vinyls era iniziata 5 anni fa, con un commissariamento, seguito dalla cassa integrazione. Le proteste degli operai Vinyls in difesa del posto lavoro aveva assunto grande evidenza quando le tute blu, in più occasioni, erano salite sulla fiaccola dell'impianto, alta 140 metri.
Ultimo aggiornamento: 17:43

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