«Terna: anche l'Unesco per l'interramento»

Lunedì 22 Settembre 2014
Si è conclusa la due giorni di incontri istituzionali a Bolzano dell sindaco Jacopo Massaro. Numerosi i temi affrontati: dall'elettrodotto Terna, ai fondi europei, ai trasporti con integrazione gomma-rotaia.
«Buone notizie da Bolzano - comunica direttamente il sindaco sulla sua pagina Facebook - , dove ho incontrato il Presidente Dolomiti Unesco Richard Theiner ed il Segretario Generale Marcella Morandini: ho convinto l'Unesco a depositare un'osservazione per chiedere l'interramento dell'elettrodotto da Andreane a Sagrogna». È il sindaco prosegue: «È stato in incontro determinante perché mi ha consentito di far comprendere quanto l'attraversamento del fiume Piave alle porte di Belluno, in corrispondenza della visuale sulla cima della Schiara, comporti un grave danno dell'immenso patrimonio paesaggistico, oltre che ambientale». Il progetto Terna prevede infatti l'utilizzo di infrastruttura a 380 kv in luogo della attuale a 220 Kv (nonostante debba essere utilizzata, stando ai progetti, la tensione a 220 kv), comportando piloni di altezza tra i 30 ed i 40 metri anziché da 18-20 metri, con impatto paesaggistico molto più pesante. Tutte le diverse ipotesi prevedono l'attraversamento del fiume Piave vicino a Belluno.
Il secondo giorno il primo cittadino ha proseguito con il colloquio con il sindaco Spagnolli, il direttore generale del comune e il Rettore della libera Università di Bolzano. Massaro e Spagnolli hanno parlato della specificità della montagna bellunese, alle possibilità di collaborazione tra i due comuni. Si sono concentrati in particolare sulle possibilità di collaborazione per l'accesso ai fondi europei.
Massaro ha poi incontrato il Direttore Generale del comune di Bolzano, Helmuth Moroder, approfondendo i temi della partecipazione con le altre città Alpine ai bandi europei per le Smart City. Infine Massaro ha incontrato il Rettore dell'Università di Bolzano, Walter Lorenz, per verificare l'interesse dell'Ateneo alla collaborazione col comune di Belluno nell'avvio del progetto Belluno Smart City. Inoltre è stata affrontata la tematica della difficoltà di partnership con le istituzioni universitarie del territorio bellunese a seguito della chiusura della Fondazione Alta Cultura.

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