«Treni e bus, sistema unico» la Provincia bussa in Regione

Martedì 27 Gennaio 2015
A testa bassa verso l'integrazione gomma-rotaia: palazzo Piloni bussa in Regione. Chiedono un tavolo tecnico con Venezia, Trenitalia e la Rete Ferroviaria Italiana, il presidente della provincia Daniela Larese Filon, il consigliere provinciale Roberto Padrin e il presidente del consiglio di amministrazione dell'azienda di trasporto locale Dolomitibus, Gianni De Bastiani. Perché mai come ora il trasporto pubblico bellunese è al bivio. In un anno in cui, dopo la disdetta del contratto con Trenitalia presentata dal governatore della Regione Luca Zaia il 30 dicembre 2013 e la proroga del servizio fino al 31 dicembre 2015, tutto può cambiare, la Provincia socio di maggioranza in Dolomitibus con il 60,5% di capitale, si gioca tutte le sue carte. Lo fa cercando un dialogo in laguna e assumendo l'integrazione gomma-rotaia come il principale obiettivo dei prossimi undici mesi, quello su cui il neo amministratore delegato Stefano Rossi si dovrà concentrare maggiormente. Così, per una strategia mirata, l'azione sarà doppia. Sul territorio si punterà ad una maggior integrazione tra le corse dei treni e quelle degli autobus già a partire dagli orari della prossima stagione estiva, un'attenzione che porterà ad evitare il sovrapporsi di servizi sulla stessa tratta, permettendo di risparmiare risorse da investire altrove. Sul fronte Venezia si cercherà il confronto. Perché la decisione della giunta regionale di indire una gara unica per tutto il Veneto per arrivare all'affidamento in blocco del servizio ferroviario ha stroncato le aspettative del Bellunese, da sempre incline a pensare che il ramo nord della tratta dovesse avere un trattamento a sè, e ora si vuole aprire un dialogo. Una questione, quella dell'integrazione gomma - rotaia nel Bellunese, su cui si sta muovendo anche il vice presidente del consiglio regionale Matteo Toscani. «Pochi sono gli utenti e pochi sono i soldi - il commento di Toscani dopo l'incontro dei giorni scorsi con l'ad di Dolomitibus - per questo occorre ripensare il quadro generale perché, per come è impostato ora, il sistema non reggerà a lungo. Da un lato l'integrazione potrà garantire un'ottimizzazione delle risorse finanziarie e nuovi risparmi ai gestori, dall'altro potrà fornire un servizio migliore all'utenza sia locale che turistica».

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