Adottato da Cavarzano era legato alla sua terra

Venerdì 18 Aprile 2014
BELLUNO - (D.D.D.) Andirivieni composto, ieri pomeriggio, alla caserma Salsa - D'Angelo. Qualcuno, borsone sulla spalla, se ne esce per andare in licenza pasquale. Dieci o quindici giorni in famiglia, con un viaggio che per molti alpini del Settimo Reggimento è verso Sud. Il grande cortile illuminato da un buon sole d'aprile vive nel vuoto il lutto che ha colpito tutti. La bandiera tricolore, laggiù in fondo dietro al monumento, sventola a mezz'asta. In disparte, accoccolati verso il muro, solo un gruppo di alpini. Probabilmente quelli che gli erano più vicini. Ma nessuno dei ragazzi della squadra di William riesce a parlare. A darne un ritratto. Perché il silenzio attanaglia dentro. Un'altra ventina di alpini, residenti nel Feltrino, sono appena saliti sulla corriera che li porta a casa, dove non tornerà mai più William Tracanna. Abitava a Cavarzano, in via Pellegrini 158. Era ben inserito nell'ambiente sociale bellunese. Dal 2006 viveva in città. Anche il cappellano militare sta per uscire dalla caserma. Ci sono condoglianze da portare. C'è la morosa, una cadorina di Tai, da consolare. A ricordare il caporal maggiore in veste di mitragliere in Afghanistan, durante varie missioni, è un graduato: «Che si fosse a Kabul, Herat o Bakwa, Tracanna non rinunciava ad andare in palestra. Era un ragazzo fisicamente molto forte, uno di carattere riservato che non ho mai sentito lamentarsi». E poi il commento, sconsolato: «Sono sempre i migliori che se ne vanno». Curiosando su facebook vengono fuori le passioni. C'è il calcio: ovvio il legame con la propria terra. E con il Pescara, la squadra del Delfino militante in serie B dopo essere retrocessa dalla A nell'ultima stagione. Poi la musica: la techno e Vasco Rossi è sempre un mito. Infine la passione per le due ruote. Con la moto dentro al cuore.
Intanto la salma è stata composta all'obitorio dell'ospedale San Martino di Belluno. È a disposizione dell'autorità giudiziaria che oggi deciderà se e quando concedere il nulla osta per la sepoltura. Certo, per una ricostruzione dell'incidente, i Carabinieri della stazione di Sedico e del Norm della compagnia di Feltre devono sentire tutti i commilitoni, oltre a fare un sopralluogo sul posto dell'incidente. Niente si sa neppure su modi e tempi dell'allestimento di una camera ardente.