Agricoltura in festa: un grazie a denti stretti

Sabato 25 Ottobre 2014
Agricoltura in festa: un grazie a denti stretti
Festa del ringraziamento agricolo: è un grazie a denti stretti, in attesa di tempi migliori. Perché, tra le piogge troppo abbondanti e l'attacco dei parassiti, una stagione come quella appena finita non la si vedeva da decenni. Parola di Silvano Dal Paos, presidente di Coldiretti Belluno. Un'estate da bollino nero per tante produzioni, da cui sono esclusi solo i fagioli e le mele, per una perdita complessiva stimata attorno al 30% per le aziende agricole del territorio. «Gli ortaggi come insalata e cappucci sono marciti - spiega Dal Paos - altri non sono proprio maturati, si sono salvati solo i coltivatori dotati di serra. Per i piccoli frutti è andato bene il primo raccolto ma poi, tra maltempo e l'azione di un insetto, tutto il resto è andato perso». Peggio ancora per la fienagione nei grandi pascoli. In alta quota il danno stimato si aggira sul 70% di produzione persa, da Agordo in giù e per tutta la Valbelluna è stato buttato il 40% del raccolto. Non ci sarà fieno per gli animali, occorrerà acquistarlo da fuori provincia e, quel poco imballato, è di scarsa qualità, poco nutriente. Nelle rare giornate di tregua dalla pioggia l'erba è stata tagliata ma, per chi non aveva l'essiccatore, la mancanza di sole non ha lasciato scampo. Per il mais i danni si conteranno da qui in avanti. La fase di raccolto è appena iniziata. «Finora - spiega il presidente - sappiamo di un 10-15% di raccolto perso a causa della diabrotica che ha attaccato le radici e le foglie della pianta, sempre portata dalla pioggia. Ma i danni saranno di sicuro maggiori, perché si è messo di mezzo anche il don, una tossina frequente nei chicchi di mais. Colpisce il granello e lo rende nocivo per l'uomo e per le vacche da latte. In questi giorni partiranno le analisi sulle pannocchie, per capire i livelli di don presenti, poi si potrà fare un bilancio più preciso». Per le aziende dotate di copertura assicurativa i danni verranno pareggiati da un indennizzo, per le altre resteranno una perdita. «La stagione, insomma, non poteva andare peggio - conclude Dal Paos - Domani a Villa Patt si terrà la 64° festa del ringraziamento, sarà l'occasione per ringraziare del poco ottenuto quest'anno, di cui ci accontentiamo, e per sperare in un'annata migliore. Dispiace solo per i giovani che si affacciano ora al mondo dell'agricoltura, perché incontrano fin dall'inizio molte difficoltà». La giornata prenderà il via alle 10.30 con la messa alla chiesa di Sedico, cui seguirà la benedizione dei trattori e la sfilata fino alla villa.

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