BELLUNO - (A.Tr.) Lavoratori in "prestito" dalle liste mobilità, due in arrivo all'Usl 1. Saranno impiegati in magazzino e nell'area amministrativa dell'azienda sanitaria a partire da circa metà ottobre e per tutta la durata della mobilità; non riceveranno compenso perché già beneficiari degli ammortizzatori sociali, l'Usl ne coprirà però le spese per l'assicurazione e, nel caso la prestazione superasse le 20 ore settimanali previste dall'accordo, si preoccuperà di corrispondere un compenso per le ore in più. Ai primi due ne seguiranno altri tre, attesi entro la fine dell'anno e impiegati rispettivamente nell'area amministrativa e, uno, al magazzino dell'ospedale di Agordo. Per Belluno è un esperimento, in altre aziende è quasi una consuetudine. «Si tratta di un accordo buono per il lavoratore e per il pubblico - spiega Francesco Favretti, direttore amministrativo dell'azienda - . Il primo si sente utile e accumula esperienza mentre l'azienda ha la possibilità di colmare carenze di personale in certi settori». Funziona così. L'ufficio di collocamento segnala all'Usl lavoratori compatibili con le figure cercate, ne segue un colloquio per verificarne l'idoneità quindi, se la persona corrisponde ai criteri richiesti, la collaborazione può avere inizio con la sola clausola che, se nel frattempo dovesse essere richiamata al lavoro o trovare altro impiego, potrà essere libera di andarsene per rientrare nel mondo del lavoro.
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