Alpino morto: indagini sulla ferrata

Mercoledì 23 Aprile 2014
Sulla tragica fine dell'alpino William Tracanna la Procura indaga per omicidio colposo contro ignoti. Anche l'Esercito sta portando avanti la sua indagine interna. Da tutto questo lavoro investigativo si attendono quelle risposte che, prima la famiglia, e poi i commilitoni, attendono per capire cosa è successo giovedì 17 aprile lungo la normale dello Spiz de Vedana in comune di Sospirolo. Perchè e come una giovane vita è stata spezzata durante una normale esercitazione in montagna, terreno certo insidioso quella montagna, ma che gli alpini conoscono come le loro tasche.
«Una tragica fatalità, purtroppo quando capitano cose così non ci possiamo fare niente - ha detto il capitano Marco Arancio del 7° Reggimento- quello che possiamo sottolineare è che le nostre attività sono fatte nella più ampia sicurezza possibile ma quando ci si incontra con questi tragici destini non possiamo fare nulla nemmeno noi».
Secondo la primissima ricostruzione fatta dagli inquirenti con gli elementi raccolti in questi giorni, il caso è nella mani del pubblico ministero Simone Marcon, quel giorno William Tracanna, 28 anni ma già una bella esperienza maturata anche in missioni all'estero, era in testa alla lunga fila di alpini, una trentina, mentre rientravano dopo aver raggiunto il punto più in quota della montagna. Il Caporal Maggiore stava davanti nella discesa lungo il sentiero che è attrezzato con corda metallica utile a garantire sicurezza nei passaggi più esposti. Ma a due metri dalla fine della corda, ad un bivio, l'alpino Tracanna ha mantenuto la linea della corda invece di prendere quella che doveva essere la direzione più sicura; ed è scivolato proprio dopo la fine della sicurezza in un punto esposto. Tracanna avrebbe cercato di risalire ma una seconda scivolata l'ha fatto precipitare inesorabilmente nel vuoto per 150 metri. La morte ha stroncato così la sua giovane vita sotto gli sguardi attoniti dei compagni che l'hanno raggiunto con la speranza, invana, di poterlo aiutare. Una tragedia che ha colpito al cuore i suoi compagni, tutto il 7° Reggimento e l'intera città, prossimamente in suo ricordo sarà celebrata una messa. Dolore e cordoglio per quella giovane Penna Nera che vantava due missioni in Afghanistan ma è morto scivolando sulle montagne sopra Belluno la città degli alpini.