BELLUNO - (a.tr.) Una lingua d'asfalto non cancelli la strada bianca della Calmada, anche il consigliere Prade schierato dalla parte dei «no». Il dibattito sull'ormai nota strada bianca che da Castion conduce al Nevegal è entrato ieri in Consiglio comunale. A lanciarlo nell'arena di Palazzo Rosso è stato il consigliere del Pdl ed ex sindaco Antonio Prade, con un'accorata domanda di attualità nata dai sentimenti di protesta raccolti attorno alla petizione online volta a impedire l'asfaltatura dal tratto da parte dell'Unione montana Bellunese. L'esponente di minoranza ha chiesto alla giunta di ripensarci, facendo leva sul valore della passeggiata, «uno dei pochi percorsi rimasti bianchi - ha scritto -, munito di notevole valenza ambientale e paesaggistica, preziosa testimonianza della storia e della cultura locali e motivo di elevata attrattiva turistica» e sollecitando il gruppo di Massaro ad altre scelte. «Invito l'amministrazione ad abbandonare la litania del lamento per le scarse risorse a disposizione - ha concluso la nota - e a dedicare le stesse alle esigenze effettive di manutenzione del territorio». La domanda è stata inserita nell'interrogazione presentata ieri dal Pd e dalla consigliera Patrizia Burigo di Tutti per Belluno sulle strade bianche del comune.
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