Baby spacciatori: solo uno "si riabilita"

Sabato 31 Gennaio 2015
BELLUNO - Solo uno ieri ha presentato il programma completo della sua «riabilitazione». I baby spacciatori, che si portavano gli spinelli nello zainetto a scuola in un istituto bellunese sono arrivati «impreparati» di fronte al giudice. O meglio qualcosa nel articolato sistema della messa alla prova che permette, tramite lavori sociali di estinguere il reato, è andato storto. Per questo nell'udienza preliminare di ieri mattina in tribunale a Belluno c'è stato il rinvio al 24 aprile. I giovani sono accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostane stupefacenti e per uno c'è anche l'aggravante che la droga veniva consumata a casa sua a Sedico.
La vicenda era emersa nel settembre del 2013 quando due minorenni erano stati fermati nei pressi della stazione con degli spinelli. Da lì le indagini delle forze dell'ordine chiarirono un quadro fatto di cessioni reciproche, consumo di gruppo in una casa di Sedico, ma anche scambi e fumo a scuola. Cessioni, spinelli a ricreazione e marijuana nello zaino. Scattarono le perquisizioni che rinvenirono sostanze anche nelle abitazioni. In 11 giovani tra i 16 e i 25 anni finirono nei guai. La posizione di un minorenne venne stralciata, gli altri finirono di fronte al giudice di Belluno. Per 3 imputati, assistiti dagli avvocati Gianluca Nicolai, Marinella Pasin e Jenny Fioraso, è stato disposto il rinvio a giudizio. Due di loro, uno di origine sudamericana hanno scelto il patteggiamento. Gli altri 5 hanno scelto la messa alla prova. Uno ieri ha presentato il suo programma al giudice. Gli altri lo faranno ad aprile.

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