Battute in dialetto, poi qualcuno finisce

Giovedì 29 Gennaio 2015
SAN PIETRO - (L.M.) Nel video si sente chiaramente che i due protagonisti parlano il dialetto di Costalta. Ridono, si divertono per quell'improvvisata prestazione compiuta con estrema disinvoltura e totale "ignoranza" delle possibili conseguenze penali. Quasi fosse un gioco innocente.
La loro identità, per ora, resta sconosciuta, anche se la Procura li ha già identificati.
Per ora non sarebbero indagati. Il fascicolo sarebbe ancora a carico di ignoti con l'ipotesi di accusa di lesioni aggravate da futili motivi. Resta ancora da stabilire anche il periodo nel quale l'episodio si è verificato. Si ipotizza possa risalire al dicembre scorso.
L'indagine, del resto, è partita solo 48 ore fa, dopo una segnalazione giunta negli uffici giudiziari da parte di un cittadino indignato da quel gesto con il quale si è voluto approfittare di un uomo da tutti considerato buono e disponibile, fragile nella sua disabilità che lo rende un eterno bambino. Un atto di derisione che ha toccato la sensibilità di molte persone.
L'indagine penale, intanto, si sta muovendo rapidamente e nelle prossime ore potrebbero esserci nuovi sviluppi. I protagonisti saranno quanto prima sentiti dagli inquirenti. E dovranno fornire ampie spiegazioni sul perché del loro gesto, anche se questo non basterà di certo a metterli al riparo dalle loro responsabilità.
Nel frattempo chi ha visto quel video già si interroga su chi possano essere i due protagonisti rimasti coraggiosamente nell'anonimato. Di loro si sentono le voci e solo in un frangente appaiono una mano e un tratto di volto di uno di loro.

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci