Dalla Regione saette di Caner al Governo: «Statalista»

Giovedì 18 Dicembre 2014
BELLUNO - (d.t.) «Ciance d'autonomia»: il Pd pontifica in Veneto e taglia a Roma. E la Provincia di Belluno si spegne lentamente. Non usa giri di parole, Federico Caner. Il capogruppo leghista in Regione commenta le dichiarazioni del presidente degli industriali bellunesi a seguito del dimezzamento dei dipendenti provinciali effettuato dal Governo Renzi. «Nessuna meraviglia se dal Governo più statalista di sempre, e dopo una riforma delle Province monca e cialtronesca, si decide di togliere trasferimenti e personale a Belluno, area ad altissima specificità, bisognosa di autonomia e non di centralismo - afferma Caner -. I bellunesi ringrazino Renzi, il Pd, Delrio e magari anche il sottosegretario Bressa, veneto solo di nascita perché impegnato a mantenere i privilegi di Bolzano fregandosene di Belluno. Mentre Trento e Bolzano trattano con Roma maggiori deleghe fiscali, al di qua del confine montano si tagliano risorse e dipendenti, tanto da mettere a rischio le deleghe su servizi erogati dalla Provincia. Il Pd bellunese, anche qui in Regione con Sergio Reolon, va cianciando di autonomia, di richiesta di deleghe a Venezia e a Roma. Ma se lo Stato taglia dipendenti e risorse a livello locale, pretendere deleghe aggiuntive è assurdo perché non si riuscirebbe a gestirle. Per dignità i rappresentanti del Pd, tra cui il segretario regionale Roger De Menech, dovrebbero evitare di pontificare di autonomia, quando poi a Roma votano per togliere a Belluno risorse e competenze».

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