Le previsioni meteo l'avevano annunciata. E lei non si è fatta attendere. Ieri mattina era ben visibile su tutte le cime dolomitiche, e anche a Belluno, sullo Schiara e sul cucuzzolo del Serva. La prima neve dell'autunno è arrivata assieme ai venti di «Attila», una perturbazione proveniente dal Nord Europa, che ha spazzato via il colpo di coda d'estate e le temperature eccezionalmente calde degli ultimi giorni. Doveva nevicare tra i 1.800 e i 2.300 metri di quota. E una spruzzatina è arrivata anche a quote più basse. La coltre bianca ha raggiunto i 9 centimetri a Casera Doana (quota 1.899, in Comune di Vigo di Cadore); 10 centimetri a Col dei Baldi (sul comprensorio del Civetta), 7 centimetri sui Monti Alti di Ornella (sopra Arabba), 6 centimetri a Ra Vales (sopra Cortina), 4 centimetri a Malga Losch (Frassenè Agordino), 3 centimetri sul Monte Piana e 2 a Cima Paadazzo. Neve anche sulle cime più alte delle Prealpi: in Faverghera si è toccato quota 3 centimetri, mentre a Casera Palantina (quota 1.508 metri, in Alpago) la coltre bianca ha raggiunto i 7 centimetri. Assieme alla neve, è arrivato anche il primo freddo: Arabba ieri non è andata oltre i 3 gradi di massima, a Cortina, invece, alle ore 15 c'erano 5,6 gradi. Al crollo delle temperature si è accompagnato il vento molto forte soprattutto in quota. Le raffiche continueranno anche oggi, con effetto Fohn nelle valli. Il tempo resterà bello anche nei prossimi giorni, con possibilità di burrasche di neve in alta montagna. Da domani e soprattutto da sabato le temperature riprenderanno quota.
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