Ecco 51 luci sul buio della crisi

Lunedì 24 Novembre 2014
Cinquantuno luci per illuminare il buio della crisi. Con un messaggio netto e preciso, inequivocabile: «Lasciateci lavorare». I cinquantuno nuovi «maestri del commercio», premiati ieri dall'Ascom di Belluno, lo hanno detto chiaramente. Perché se la crisi ammazza le aziende, e il commercio in particolar modo, la difficoltà diventa doppia in un territorio morfologicamente difficile come quello montano e bellunese. Tripla se ci si aggiunge una burocrazia imperante, troppo spesso soffocante. «Lasciateci lavorare» l'invito rivolto alle istituzioni presenti ieri alla Nogherazza di Castion, per la consueta cerimonia targata Ascom e 50&Più, associazione di Confcommercio. Invito raccolto e rilanciato anche dal presidente dell'Ascom di Belluno. «In un periodo di grave difficoltà, voi siete un faro nella notte - ha detto Paolo Doglioni, rivolgendosi ai nuovi «maestri del commercio», premiati per i 25, i 40 e i 50 anni di attività -. Siete esempio per le giovani generazioni. E nulla è più contagioso di un esempio. L'Ascom vi ringrazia e vi sollecita ad essere ancora attivi per tanto tanto tempo. La media di vita delle attività commerciali nel Bellunese è bassissima: si va dai 3 ai 18 mesi. Chi lavora da 25, 40 e oltre 50 anni merita un plauso. Ma merita anche una mano: serve meno burocrazia; serve eliminare i tanti, troppi, laccioli che oggi imbrigliano chi ha voglia di fare». Senza dimenticare l'innovazione. «Chi lavora nel commercio, oggi, deve adeguarsi - ha continuato Doglioni -. Deve avvicinarsi alle nuove forme di vendita. La crisi si combatte con il cambiamento». Un inno alla tenacia dei «maestri del commercio» è stato tessuto dal presidente bellunese di 50&Più, Giuseppe Benozzi. Tenacia che, nel Bellunese, significa sociale, oltre che commercio. Perché tra le attività premiate, molte sono un vero e proprio presidio del territorio, in zone difficili. «Per questo siamo riconoscenti - le parole del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro -. Perché con l'operosità silenziosa, i «maestri del commercio» consentono ai nostri paesini di essere tali e di rimanere in vita. Le istituzioni locali sanno quali sono le difficoltà di chi ha un negozio o una piccola attività».

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