Elettrodotto, la cena dei dubbiosi

Giovedì 24 Aprile 2014
La cena dei dubbiosi. Il progetto di razionalizzazione delle reti elettriche non convince. Tanto che martedì sera, quattro consiglieri comunali hanno studiato il progetto, ampliando lo sguardo oltre i confini comunali di Belluno. Del resto, tra pochi giorni (entro la prima settimana di maggio) verrà portata in consiglio comunale l'ennesima delibera relativa all'affaire Terna. E il Comune capoluogo sarà chiamato a decidere se approvare o meno la proposta di Terna di aggiungere un ulteriore alternativa progettuale al piano di razionalizzazione. Quindi l'occasione per i dubbi è legittima. Martedì, Biagio Giannone, Simonetta Buttignon, Andrea Cervo e Lorena Ghirardini (consiglieri di In Movimento) hanno cenato con gli attivisti dei comitati civici di Andreane, Levego, Ponte nelle Alpi e Castion, per capire la situazione e soprattutto capire come muoversi rispetto all'aggiunta di un nuovo tracciato proposta da Terna. Unanime il dubbio sulla bontà dell'intero progetto. «Il piano di razionalizzazione, così come è stato presentato, è una nefandezza per il territorio - afferma Simonetta Buttignon -. Una speculazione che non persegue gli obiettivi dichiarati da Terna. Il nocciolo del problema è e rimane la stazione elettrica di Ponte nelle Alpi». I consiglieri voteranno «no» alla nuova proposta? «Abbiamo dei dubbi e ci stiamo informando - conclude Buttignon -. Ma questo non significa che siamo dei dissidenti».