Emigrazione: il modello-Belluno fa scuola in Italia

Sabato 25 Ottobre 2014
Belluno fa scuola di emigrazione al Governo. Esemplare la gestione dell'emergenza e dell'ospitalità ai 160 cittadini stranieri presenti sul territorio da parte del Comune e delle cooperative coinvolte, tra giornate di volontariato nei parchi e nei cimiteri e lezioni di vita ai ragazzi delle superiori: ora diventerà un modello per l'Italia. L'esperienza verrà infatti trasmessa all'Anci, quindi al Governo per diventare una linea guida a disposizione dei Comuni sotto i 50mila abitanti. «Il nostro è un progetto strutturato - spiega l'assessore all'emigrazione Valentina Tomasi, da poco rientrata da Roma dopo un primo colloquio e una presa d'accordi con l'Anci - fatto di attività di volontariato e di dialogo con la comunità e nelle scuole. Un gruppetto di loro, infatti, si è offerto per raccontare la propria storia ai ragazzi delle superiori, l'ha fatto alla fine dello scorso anno scolastico e sta proseguendo ora. Questo modo di gestire l'ospitalità ha dapprima attirato l'attenzione del ministero dell'Interno che l'aveva segnalato nell'home page del suo sito, quindi dell'Anci. D'altra parte, è una forma di integrazione buona per tutti, per i cittadini e per gli stessi migranti che così si sentono utili alla comunità». Proprio dall'Associazione nazionale dei Comuni italiani è nata la richiesta a Palazzo Rosso di una collaborazione. «Ho esposto il nostro progetto a Roma - prosegue Tomasi - e ora affiancherò l'Anci nella stesura di linee guida da presentare al ministero. Siamo l'unica amministrazione in Italia ad aver avviato un'integrazione simile, altrove ci sono esempi somiglianti ma portati avanti dalle cooperative».

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