I Cinque Stelle «No a battaglie intimidatorie»

Mercoledì 23 Aprile 2014
BELLUNO - Sì alla battaglia, no alle minacce. Il Movimento 5 Stelle entra nell'arena elettrica del tema Terna. Se i comitati civici, nei giorni scorsi, avevano detto un chiaro e secco «no» al tracciato C (proposto da Terna, in aggiunta alle altre due fasce di fattibilità già inserite nel Protocollo d'Intesa del 2009), minacciando azioni legali contro chi avesse dato via libera allo scempio del territorio e della salute pubblica, i consiglieri comunali pentastellati rispondono al messaggio. «Ci teniamo a comunicare che il nostro voto all'addendum (alternativa progettuale C, ndr) prescinderà dalle minacce apparse sui giornali - scrivono Sergio Marchese e Andrea Lanari -. Concordando pienamente sulla necessità di non poter ignorare il problema della salute pubblica, anzi di doverlo considerare come principale motivo di valutazione, ci domandiamo se, anziché utilizzare metodi intimidatori, i comitati e i cittadini non possano scegliere di combattere i politici con l'arma che la democrazia concede a tutti: il voto. L'azione legale è doverosa in caso di comportamenti illeciti, ma se l'azione legale è accompagnata da atti intimidatori diventa un esplicita manifestazione di violenza ed è pertanto esecrabile. Invitiamo tutti a valutare e ponderare i modi della «battaglia»».