I pasti dei due ospedali affidati a cuochi esterni

Martedì 30 Settembre 2014
BELLUNO - Usl 1 e cibo, le cucine verso l'esternalizzazione. Ancora nulla di certo, ancora nulla di concreto, ma l'intenzione di affidare il servizio di preparazione dei pasti ad una ditta esterna chiamata a lavorare all'interno dell'ospedale cittadino e di quello di Agordo, c'è e ha dato avvio ad uno studio di fattibilità richiesto dalla stessa Regione. Se l'ipotesi dovesse concretizzarsi, allora, si aprirà la possibilità di coinvolgere nel discorso anche la Sersa che da tempo aveva annunciato al difficoltà a gestire il servizio all'interno della struttura per la carenza di personale causata dal limite imposto alle assunzioni. Due piccioni con una fava, e il portafoglio ne gioverebbe.
«Esternare la cucina di Belluno e di Agordo significherebbe assicurare maggiore efficienza al comparto e risparmi certi nell'acquisto delle materie prime - spiega il direttore amministrativo dell'Usl 1, Francesco Favretti -. Per l'affidamento verrà fatta una gara europea, essendo un appalto da oltre 200mila euro, ma per chiunque se lo aggiudicherà si parlerà di una grossa azienda con una filiera molto vasta. Non per niente questo è il modello di gestione più affermato, l'Usl 1 è una delle poche realtà a procedere ancora con la gestione diretta». Il personale, quello, continuerà ad essere occupato all'interno delle cucine del San Martino e della struttura agordina, al più, verrà riassorbito in altri settori. Per la Sersa si tratterebbe di un servizio di catering. Tra forni e fornelli dell'ospedale cittadino si preparerebbero pranzi e cene anche per gli ospiti della casa di riposo di Cavarzano e per gli assistiti a domicilio, poi recapitati a bordo di un furgoncino.

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