Si esclude il gesto doloso, ma la causa dell'incendio che lunedì sera ha distrutto il negozio di abbigliamento Piazza Italia al centro Emisfero resta da accertare. Si pensa ad un problema all'impianto elettrico, forse il surriscaldamento di un faro della vetrina vicino all'angolo destro nella zona dedicata agli accessori e questa, per ora, è l'unica ipotesi in campo.
Per avvalorarla, i vigili del fuoco attendono il via libera all'analisi sul luogo e allo spostamento del materiale rimasto, gesti necessari a fare luce su cosa attorno alle 21.30 di una serata come le altre abbia scatenato l'inferno in via Tonegutti; ma l'operazione fino a ieri pomeriggio era impossibile, per il divieto di toccare e spostare gli oggetti rimasti all'interno del negozio ora sotto indagine.
Ad ogni modo, benchè il "fumo" sulla vicenda sia ancora denso, sembra allontanarsi l'ipotesi del gesto voluto da qualche malintenzionato tanto più che all'arrivo dei pompieri le vetrate del punto vendita e del centro commerciale erano intatte e per raggiungere le fiamme è stato necessario sfondarle con le mazze. Da una prima valutazione pare che dei 400 metri quadri qualcosa si sia salvato, non l'area vendita di cui resta poco e quel poco è annerito e mezzo carbonizzato, ma il magazzino con tutto il suo contenuto. Considerato l'enorme danno, è meglio di nulla.
Ieri, nell'andirivieni di ditte per lo sgombero, aziende di riciclaggio rifiuti e assicurazione quel che si è capito è che lo spazio vendita sarà tutto da rifare, dopo appena 2-3 anni dall'ultima ristrutturazione, e i lavori partiranno già oggi. Ieri intanto il negozio è stato isolato per circoscrivere l'odore ricoprendo le vetrate sfondate con la plastica e sono intervenuti i tecnici Arpav e Usl. I primi hanno raccolto campioni dell'aria per accertarne la salubrità nel resto del centro commerciale, i secondi hanno effettuato controlli sugli alimenti del bar vicino al negozio e sui prodotti a scaffale del supermercato con cui Piazza Italia condivide gli spazi del centro commerciale.(((trentina)))
Per avvalorarla, i vigili del fuoco attendono il via libera all'analisi sul luogo e allo spostamento del materiale rimasto, gesti necessari a fare luce su cosa attorno alle 21.30 di una serata come le altre abbia scatenato l'inferno in via Tonegutti; ma l'operazione fino a ieri pomeriggio era impossibile, per il divieto di toccare e spostare gli oggetti rimasti all'interno del negozio ora sotto indagine.
Ad ogni modo, benchè il "fumo" sulla vicenda sia ancora denso, sembra allontanarsi l'ipotesi del gesto voluto da qualche malintenzionato tanto più che all'arrivo dei pompieri le vetrate del punto vendita e del centro commerciale erano intatte e per raggiungere le fiamme è stato necessario sfondarle con le mazze. Da una prima valutazione pare che dei 400 metri quadri qualcosa si sia salvato, non l'area vendita di cui resta poco e quel poco è annerito e mezzo carbonizzato, ma il magazzino con tutto il suo contenuto. Considerato l'enorme danno, è meglio di nulla.
Ieri, nell'andirivieni di ditte per lo sgombero, aziende di riciclaggio rifiuti e assicurazione quel che si è capito è che lo spazio vendita sarà tutto da rifare, dopo appena 2-3 anni dall'ultima ristrutturazione, e i lavori partiranno già oggi. Ieri intanto il negozio è stato isolato per circoscrivere l'odore ricoprendo le vetrate sfondate con la plastica e sono intervenuti i tecnici Arpav e Usl. I primi hanno raccolto campioni dell'aria per accertarne la salubrità nel resto del centro commerciale, i secondi hanno effettuato controlli sugli alimenti del bar vicino al negozio e sui prodotti a scaffale del supermercato con cui Piazza Italia condivide gli spazi del centro commerciale.
