BELLUNO - «Quanto dichiarato da Sergio Reolon sul demanio idrico non risponde al vero in più passaggi». Gianpaolo Bottacin, ultimo presidente della Provincia, si trova così costretto a fare alcune precisazioni. «Non ho fatto alcun accordo con Zaia sul demanio idrico; l'accordo a cui si riferisce fu fatto da me con la Regione nel 2009, quando Zaia era ministro, ed era previsto che tutte le risorse del demanio idrico, dal 2009 venissero incassate dalla Provincia (circa 12 milioni); è quindi ovvio che la Regione distribuisca alle altre 6 provincie quota parte di quanto riceve da quei contribuenti. O forse secondo Reolon la Regione dovrebbe darci anche quota parte dei canoni raccolti per esempio sulle spiagge?». Bottacin aggiunge: «Una parte di tali risorse venivano gestite dalla Provincia, un'altra dalle Comunità montane e la restante dal Genio civile in accordo con la Provincia. Per interventi di difesa del suolo nel Bellunese. E fino al 2008 l'ammontare dei canoni era di circa 6 milioni all'anno. Poi, a seguito dell'emendamento sottoscritto da me a da Conte, in sede di finanziaria regionale, i canoni furono raddoppiati e portati a quasi 12 milioni. Ricordo anche che il Pd votò contro a quella finanziaria».
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